“Avvicinare le cure, avvicinare le persone”, il motto della digital edition 2021 di Hack Crack, che lunedì 15 e martedì 16 novembre ha visto impegnate le squadre formate all’interno delle reti oncologiche di Umbria, Sicilia e Toscana. Le squadre erano composte da professionisti individuati dai Coordinatori delle reti tra oncologi, infermieri, informatici, esperti di comunicazione, psicologi, data manager, case manager, statisti, specializzandi e pazienti, che hanno lavorato per immaginare soluzioni innovative capaci di colmare la distanza che si crea quando il paziente esce dall’ospedale, con una tecnologia nuova (gamification, tecnologie al servizio delle emozioni e della conoscenza…).
Onco Maps. L’App per l’oncologia a km 0 ideata e proposta dalla squadra della Rete oncologica della Toscana (che fa capo a Gianni Amunni), ha fatto centro, interpretando al meglio la sfida n. 1 “Sistema di monitoraggio paziente-terapia” (e cogliendo alcuni aspetti anche della sfida n. 2 “Help community per il paziente oncologico”): l’App si propone, infatti, di orientare il paziente nel percorso di cura e di educarlo, grazie ad un sistema di monitoraggio a distanza e ad una piattaforma capace di mettere in rete i clinici. Le funzioni di Onco Maps vanno dalla profilazione del paziente alla creazione di un Avatar, dal diario di sorveglianza e-PROs al diario digitale emotivo, dai reports all’assistente virtuale.
Molto interessanti anche gli altri progetti: sempre sulla sfida n. 1 quello proposto dalla squadra della Rete oncologica dell’Umbria (i cui membri sono stati scelti dal Coordinatore di Rete Fausto Roila), Mai soli: Ti ascolto Ti vedo Mi curo di te, che mira all’empowerment del paziente, alla gestione della tossicità e al supporto psicologico, con una e-cura a portata di click, che prevede persino la possibilità di chiamare un onco-taxi, di essere avvertiti in tempo reale, 15 minuti prima della visita e di avere altri alert. Una volta a settimana, l’App ricorderà al paziente di compilare un questionario sui sintomi principali e sulla loro gravità, per poter avviare il paziente all’iter più idoneo.
Il progetto proposto dalla squadra della Rete oncologica della Sicilia (selezionata dal Coordinatore di Rete Vincenzo Adamo), invece, ha voluto dare una risposta alla sfida n. 2 “Help community per il paziente oncologico”, creando una nuova rete multidisciplinare a distanza per il paziente affetto da carcinoma mammario, allo scopo di fornire una continuità tra il percorso ospedaliero e il ritorno a casa. Oncocommunity vuole garantire una presa in carico da parte di figure professionali nel percorso post-ospedaliero, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza nell’affrontare la malattia dal punto di vista medico, nutrizionale e bio-psico-sociale. 7 rooms dedicate ad un tour virtuale: dall’accoglienza, al nutrimento, a trials, agli specialisti.
Il valore di questa competizione, sottolineano gli organizzatori, è stato innanzitutto nell’esperienza di lavoro di gruppo multidisciplinare, che, complice la sfida e il poco tempo a disposizione, ha lasciato spazio al tempo stesso ad adrenalina, passione, entusiasmo e leggerezza, senza mai dimenticare l’intento di contribuire fattivamente al “cracking cancer”.
La Toscana, in qualità di team vincitore, ha indicato la LILT come associazione beneficiaria del premio di mille euro offerto da Koncept, la società ideatrice ed organizzatrice del Cracking Cancer e di Hack Crack.
Inoltre, tutti e tre i progetti saranno oggetto di sperimentazione all’interno delle rispettive Reti oncologiche regionali. Su questa scia Luca Toschi, Direttore del Center for Generative Communication dell’Università di Firenze e membro della giuria e del Comitato Scientifico del Cracking Cancer, si è reso disponibile a seguire la parte di comunicazione delle progettualità, all’interno del Master sulla comunicazione medico scientifica.
Alla premiazione sono intervenuti anche Giuseppe Maduri, GM Italy Astellas Pharma ed Eleonora Setola, Oncology Market Access Lead Takeda Italia.