Servirà per ridurre le liste di attesa per day surgery e chirurgia ambulatoriale
SIENA. Al via dal 9 giugno la collaborazione tra Azienda ospedaliero-universitaria Senese e Rugani Hospital per svolgere attività di day surgery e chirurgia ambulatoriale in modo da venire incontro alle necessità dei pazienti non urgenti che, a causa dell’emergenza Covid, non hanno potuto effettuare le prestazioni all’ospedale Santa Maria alle Scotte in tempi brevi.
La collaborazione nasce da una manifestazione d’interesse bandita a marzo dall’Aou Senese e rivolta alle strutture sanitarie private accreditate con determinati requisiti, per la ricerca di spazi operatori completi di attrezzature sanitarie chirurgiche adeguate, destinate alle attività di day surgery e chirurgia ambulatoriale dell’Aou Senese, a cui ha risposto positivamente la Rugani Hospital. L’obiettivo è quello di dare una risposta concreta ai pazienti in lista di attesa e che non necessitano di ospedalizzazione e, nel contempo, lasciare liberi in ospedale spazi operatori per interventi urgenti, di alta specializzazione e che necessitano di ricovero. Tutte le prestazioni sanitarie e chirurgiche verranno effettuate da professionisti dell’Aou Senese.
«Gli effetti dello stato di emergenza sull’organizzazione del nostro servizio sanitario – spiega il direttore generale, Antonio Barretta – sono stati importanti ma ora, grazie alla riduzione dei contagi e dei ricoveri Covid, le nostre attività stanno ripartendo e l’ospedale si sta riorganizzando. Abbiamo già potenziato le attività chirurgiche dell’ospedale, aumentando le ore di sala operatoria nelle specialità di neurochirurgia, ginecologia, ortopedia e chirurgia generale ma dobbiamo recuperare le attività di day surgery per venire incontro anche alle necessità di questi pazienti le cui liste di attesa sono aumentate a causa della pandemia. Per questo motivo, abbiamo attivato una convenzione con la Rugani, in modo da ridurre i pazienti in lista d’attesa, liberare spazi operatori in ospedale e garantire lo sviluppo continuo delle attività di alta specialità dell’Aou Senese. Purtroppo, alcune specialità sono al momento prive di ambulatori chirurgici (per esempio, otorinolaringoiatria e oculistica), pertanto, anche l’attività chirurgica meno invasiva si svolge nelle sale chirurgiche “sottraendo” spazio all’attività chirurgica più complessa. Per i nostri pazienti non cambierà assolutamente nulla, saranno assistiti dal nostro personale e pagheranno il ticket, se dovuto, in egual misura rispetto a quanto accadrebbe presso la nostra struttura; l’unico cambiamento sarà quello del luogo di cura che prendiamo in affitto. Ovviamente è nostra intenzione riportare le attività che realizzeremo presso la Rugani quanto prima possibile nella nostra struttura e a tal fine fra i lavori da realizzare con urgenza ci sono quelli del potenziamento degli ambulatori chirurgici al momento non sufficienti alle nostre necessità».
«L’emergenza Covid-19 – aggiunge il direttore sanitario, Roberto Gusinu – ha determinato per la chirurgia a bassa invasività un crescente incremento delle liste di attesa. Il motivo alla base della nostra scelta strategica è garantire una risposta appropriata e tempestiva alla domanda di salute degli utenti del nostro ospedale. Gli interventi che saranno effettuati in una prima fase sono a bassa invasività nelle discipline di oftalmologia, ortopedia e otorinolaringoiatria. È stato definito e sviluppato un percorso organizzativo specifico per il paziente che deve sottoporsi a chirurgia ad invasività minore presso i locali di Rugani Hospital, a partire dall’attivazione del percorso chirurgico alle Scotte fino all’esecuzione dell’intervento ed alla dimissione del paziente dalla Rugani».
«Eseguire interventi chirurgici oculari di tipo ambulatoriale al Rugani Hospital – prosegue il professor Gian Marco Tosi, direttore UOC Oculistica – ci consentirà di utilizzare le nostre sale operatorie per ridurre la lista di attesa degli interventi di cataratta che, a causa della pandemia da Covid, è diventata sempre più importante».
«L’emergenza Covid-19 ha determinato un significativo incremento delle liste d’attesa chirurgiche – aggiunge il professor Marco Mandalà, direttore UOC Otorinolaringoiatria –. Inoltre, nuove tecniche chirurgiche e strumentazione all’avanguardia consentono, ad oggi, di ridurre l’invasività di molte procedure chirurgiche in setting di chirurgia ambulatoriale o di day surgery in anestesia locale. Incrementare questi spazi operatori è importante per ridurre le liste di attesa ed offrire ai pazienti possibilità chirurgiche a bassa invasività ed in tempi rapidi».