Sono gli alunni delle scuole di Rapolano, Serre, Arbia e Asciano
L’indagine, svolta dallo staff medico del reparto inalatorio delle Terme Aq, formato dagli specialisti in Otorinolaringoiatria Daniele Limoni e Elisa Gaudini, si è avvalsa dell’apporto di Giampaolo De Vincenzi, specialista in oculistica. Lo screening ha permesso un corretto inquadramento terapeutico dei bambini risultati positivi, al fine di monitorare l’incidenza dei disturbi visivi e uditivi nella popolazione scolastica.
“Dal 2005 ad oggi – spiega il direttore generale Alessandro Fabbrini – la nostra struttura ha messo a disposizione dei piccoli alunni delle scuole del comprensorio uno staff medico attento e capace, per prevenire i disturbi dell’udito, della vista e del linguaggio dell’attività motoria. Un’iniziativa importante per la salute dei più piccoli, che portiamo avanti gratuitamente, in collaborazione con la direzione dell’Istituto “Pertini” che assicura il trasferimento degli alunni in orario scolastico. “Il progetto – conclude Fabbrini – ha lo scopo di far capire ai piccoli studenti e alle loro famiglie che la prevenzione è un’abitudine sana, perché permette di individuare per tempo eventuali problemi che possono derivare anche da altre patologie delle quali magari non si ha coscienza. Le cure termali, poi, rappresentano una risorsa preventiva e terapeutica complementare e ausiliaria alla medicina classica e grazie ai mezzi terapeutici offerti dalla moderna scienza medica, può aiutare al raggiungimento del benessere psicofisico”.
“Su un campione di 20 alunni delle seconde classi sottoposti a screening – aggiunge Elisa Gaudini, medico specialista in Otorinolaringoiatria – sono stati individuati 3 o 4 soggetti patologici che meritano un approfondimento diagnostico per valutare la sordità rinogena, ossia un tipo di disturbo che trova indicazione nelle insufflazioni endotimpaniche. “Come primo anno – continua la specialista – l’allargamento dei controlli all’analisi oculistica ci ha permesso di avere a disposizione un quadro ancora più esaustivo che, grazie al confronto con i dati raccolti in quasi sette anni di attività, potrà basarsi su un campione eterogeneo e vasto e quindi ancora più veritiero”.