Per migliorare le tempistiche dei medici, ridurre gli spostamenti dei pazienti, contenere le liste di attesa
ABBADIA SAN SALVATORE. La Fiaso ha scelto la Asl Toscana Sud Est come una delle tre aziende sanitarie italiane che sperimenteranno l’utilizzo del metaverso, per la realizzazione di ambienti di realtà virtuale, grazie ai quali il paziente potrà vedersi all’interno dello studio virtuale del proprio medico di famiglia per richiedere, ad esempio, una ricetta o far visionare delle analisi o rinnovare un piano terapeutico.
Ieri è stata presentata all’Assemblea della Società della Salute Amiata Senese e val d’Orcia Valdichiana senese l’esperienza – prima in Italia – che partirà in via sperimentale dal distretto socio-sanitario di Campiglia d’Orcia, cercando di portare in questa sede alcuni servizi della Casa della Salute di Abbadia San Salvatore, grazie ad alcuni strumenti tecnologici di cui sarà dotata la struttura.
“Siamo orgogliosi come Azienda di essere pionieri di una iniziativa di per sè rivoluzionaria – ha commentato il direttore generale della Asl TSE Antonio D’Urso -. Ringrazio tutti gli operatori coinvolti ed i sindaci della Zona per aver accolto con entusiasmo il progetto”
Nel contesto socio-sanitario il metaverso può rappresentare un mondo virtuale universale e immersivo, nel quale il cittadino e gli operatori della Casa di comunità possono incontrare persone, scambiare documenti, parlare, essere virtualmente presenti senza esserlo fisicamente, evitando così lunghi spostamenti e cercando di garantire equità di accesso anche nelle zone più distanti”.
“L’obiettivo nel tempo sarà, da un lato, quaello di consentire al medico di famiglia di concentrare il proprio orario di lavoro sull’attività clinica snellendo la parte burocratica, dall’altro quello di garantire alcuni servizi anche laddove adesso sono erogati saltuariamente”, ha spiegato Francesco Vencia, responsabile delle Cure Primarie Amiata Val d’Orcia.
Nella fase di avvio i cittadini saranno accompagnati e affiancati dagli infermieri di famiglia e comunità opportunamente formati. In aggiunta – grazie anche alla collaborazione stretta con i Comuni – saranno attivati corsi per rendere familiare l’utilizzo di questi nuovi strumenti digitali.
Il progetto, la cui partenza effettiva è prevista per la metà di gennaio 2024, si svilupperà intorno alle attività assicurate dai medici di famiglia.