La campagna sull'antibiotico resistenza è in collaborazione con Regione, università e Usl toscane
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FIRENZE. La salute delle persone e il benessere degli animali: queste le premesse della campagna “Alleviamo la salute” lanciata a fine aprile da Coop, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, per far arrivare sugli scaffali dei supermercati carne e uova a marchio Coop, di animali allevati senza l’uso di antibiotici. Una vera e propria rivoluzione che ha preso il via dalle carni avicole (pollame) e dalle uova e sta proseguendo con l’intervento su altri prodotti e con un primo bilancio sui risultati raggiunti dopo i primi mesi.
Un impegno a tappe che Unicoop Firenze ha fatto proprio, avviando una collaborazione con Regione Toscana per sensibilizzare i cittadini su un tema importante e delicato, l’antibiotico-resistenza, che attiene sia la salute animale che quella umana. La campagna è stata presentata oggi presso l’Istituto degli Innocenti di Firenze da Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze e Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute. In particolare Unicoop Firenze sta organizzando alcuni incontri, in calendario tra settembre e ottobre, che vedono ospiti medici e veterinari di università e Usl toscane e responsabili della cooperativa che incontrano il pubblico per fornire informazioni e rispondere alle domande sui rischi e le possibili azioni da intraprendere per contrastare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza.
Da novembre, inoltre, saranno organizzate visite negli allevamenti dei fornitori Coop impegnati nella campagna e, più in generale, a favore del benessere animale.
Coerentemente con lo storico impegno sul benessere animale, con questa campagna Coop risponde anche alle sollecitazioni che arrivano dal Ministero della salute e da autorità mondiali come l’OMS e l’EFSA secondo cui l’antibiotico-resistenza potrebbe diventare la prima causa di morte al mondo nel 2050, con stime di aumento della mortalità nel mondo dalle attuali 700mila a 10 milioni di persone.
Il percorso intrapreso dalla cooperativa è complesso, ma è già tracciato, come ha spiegato Maura Latini, direttore generale di Coop Italia: “Per segnare un passo decisivo contro l’antibiotico-resistenza abbiamo stabilito un patto con tutti gli attori delle filiere perché animali che vivono meglio hanno meno bisogno di essere curati. In questa operazione i primi alleati sono i nostri fornitori, consapevoli e coinvolti in processi produttivi e gestionali rigorosi: anche grazie alla loro risposta pronta e collaborativa abbiamo potuto raggiungere i primi obiettivi, addirittura in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Nell’ottica di tutela della salute questi sono risultati importanti, da leggere in un percorso di lungo periodo che vuole rivoluzionare i metodi di allevamento. Complessivamente la nostra campagna interesserà più di 14 milioni di animali ogni anno, oltre 1600 allevamenti in Italia e la salute di tutti i nostri consumatori».
Obiettivi sui quali Unicoop Firenze sarà in prima linea, come ribadito dalla presidente Daniela Mori: «A ogni impresa preme arrivare per prima su temi come la salute e la tutela del consumatore: a noi preme di più perché siamo anche una cooperativa che associa una visione imprenditoriale e una visione sociale. Ciò significa mettere al primo posto la salute dei nostri soci e consumatori, tutelandoli con delle scelte onerose ma irrinunciabili rispetto alla nostra missione. Per impegnarsi su questo fronte è necessario che tutti i soggetti, dalle istituzioni, alle imprese, al mondo della scienza e della ricerca, siano attivamente coinvolti in iniziative di informazione e divulgazione. Le attività dei prossimi mesi, in collaborazione con la Regione Toscana, ci pongono al fianco delle istituzioni e confermano il nostro ruolo “storico”: le cooperative sono nate 160 anni fa per tutelare e promuovere il benessere delle persone e per offrire loro prodotti buoni e convenienti. Questo vogliamo fare, oggi come ieri».
“Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza è un problema emergente in sanità pubblica – ha detto l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Stefania Saccardi – E’ un fenomeno “naturale” di adattamento batterico alla pressione selettiva esercitata all’azione di determinate molecole ad azione antimicrobica. L’abuso di antibiotici negli allevamenti è il fattore che principalmente ha contribuito, nel corso degli ultimi trent’anni, all’emergenza di questo problema, con gravissime conseguenze per il trattamento delle malattie infettive: infezioni anche comuni, precedentemente curate senza difficoltà, in molte situazioni possono non rispondere in maniera risolutiva ai farmaci disponibili. Risulta quindi fondamentale, per contrastare il fenomeno, intervenire a livello di allevamento: in questo senso la campagna “Alleviamo la Salute” lanciata da Coop e rilanciata in Toscana da Unicoop Firenze, intende agire direttamente sulla causa del fenomeno, proponendosi di utilizzare animali allevati senza l’uso di antibiotici. La campagna è innovativa e mirata a tutelare la salute delle persone a partire dalle buone pratiche di gestione degli allevamenti. Intervenire a livello di allevamento attraverso il controllo dell’uso del farmaco veterinario non rappresenta, tuttavia, l’unica azione possibile per contrastare il fenomeno: è comunque importante ridurre l’uso degli antibiotici anche in medicina umana, potenziare la rete dei sistemi di sorveglianza dei profili di resistenza batterici e gestire il fenomeno con un approccio integrato di tipo One Health”.
Info e programma delle iniziative: www.coopfirenze.it/alleviamo-la-salute