Un approccio multidisciplinare ad una malattia rara
SIENA. Riflettori nazionali puntati su Siena per fare il punto su una malattia ematologica rara, la mastocistosi. Sarà questo infatti l’argomento del convegno dal titolo “Mastocitosi: una, nessuna, centomila”, che si terrà il 24 e 25 giugno presso il complesso museale Santa Maria della Scala. L’evento, realizzato grazie alla collaborazione della sezione di Siena dell’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma – SIENAIL, e presieduto dal professor Francesco Lauria, direttore U.O.C. Ematologia del policlinico Santa Maria alle Scotte, porrà l’attenzione su questa malattia che si può presentare sotto numerose forme.
“La mastocitosi – spiega il professor Lauria – è caratterizzata da una proliferazione e accumulo di mastociti in differenti organi e tessuti. Si suddivide principalmente in cutanea, quando la presenza di queste cellule in eccesso riguarda solo la cute e sistemica, quando i mastociti proliferano in altri organi e tessuti come midollo osseo, tratto gastrointestinale, fegato, milza e linfonodi”.
Proprio per la sua diversa natura, che necessita un approccio multidisciplinare, alle due giornate parteciperanno specialisti di diversa formazione che esporranno esperienze e recenti acquisizioni sulla malattia.
“Durante il convegno sarà illustrata l’epidemiologia della mastocitosi – aggiunge l’ematologa Michela Rondoni – cercando di fare il punto sulla classificazione delle sue varie forme. Verranno inoltre presentate le metodiche diagnostiche più innovative e le terapie di vecchia e nuova generazione”. La seconda giornata sarà dedicata alla RIMA – Rete Italiana Mastocitosi, e al Registro Italiano della Mastocitosi. “Entrambi – conclude Lauria – sono nati con il duplice obiettivo di coordinare il lavoro e diffondere una più ampia conoscenza su questa patologia tra i diversi specialisti, e censire i malati per dare alla patologia il posto che merita tra le malattie rare”.
“La mastocitosi – spiega il professor Lauria – è caratterizzata da una proliferazione e accumulo di mastociti in differenti organi e tessuti. Si suddivide principalmente in cutanea, quando la presenza di queste cellule in eccesso riguarda solo la cute e sistemica, quando i mastociti proliferano in altri organi e tessuti come midollo osseo, tratto gastrointestinale, fegato, milza e linfonodi”.
Proprio per la sua diversa natura, che necessita un approccio multidisciplinare, alle due giornate parteciperanno specialisti di diversa formazione che esporranno esperienze e recenti acquisizioni sulla malattia.
“Durante il convegno sarà illustrata l’epidemiologia della mastocitosi – aggiunge l’ematologa Michela Rondoni – cercando di fare il punto sulla classificazione delle sue varie forme. Verranno inoltre presentate le metodiche diagnostiche più innovative e le terapie di vecchia e nuova generazione”. La seconda giornata sarà dedicata alla RIMA – Rete Italiana Mastocitosi, e al Registro Italiano della Mastocitosi. “Entrambi – conclude Lauria – sono nati con il duplice obiettivo di coordinare il lavoro e diffondere una più ampia conoscenza su questa patologia tra i diversi specialisti, e censire i malati per dare alla patologia il posto che merita tra le malattie rare”.