SIENA. Riflettori internazionali puntati sull’oncologia senese. Saranno infatti presentati a Stoccolma, durante il convegno della Società Europea di Oncologia, che si svolge dal 12 al 16 settembre, i dati di uno studio internazionale coordinato per l’Italia, l'Europa e gli USA dall’U.O.C. Immunoterapia Oncologica del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, diretta dal dottor Michele Maio.
Di cosa si tratta? “Presenteremo i risultati di una sperimentazione coordinata da Siena – anticipa Maio – su 155 pazienti con melanoma metastatico trattati tra gli USA e l’Europa, con un particolare anticorpo monoclonale, chiamato CTLA4 che ha dato promettenti risultati. I pazienti sono stati selezionati su caratteristiche cliniche e biologiche specifiche per poter essere candidati a questo tipo di trattamento”.
L’immunoterapia oncologica è una disciplina emergente che lavora in particolare sul funzionamento dell’interazione fra cellule tumorali e sistema immunitario, per poi stimolare lo stesso sistema a reagire contro il cancro.
“La vaccinoterapia – prosegue Maio – è una strategia terapeutica utilizzata nei tumori già in presenza della malattia: il vaccino addestra il sistema immunitario del paziente a riconoscere e combattere le cellule tumorali con maggiore efficacia, attraverso l’utilizzo di antigeni tumorali, cioè molecole che stimolano la risposta immunitaria e che vengono somministrate in forme diverse”. La novità, su cui si confronterà la comunità scientifica nel corso del meeting svedese, è l’utilizzo di questo anticorpo per evitare la formazione di metastasi dopo l’asportazione del tumore. A Siena è già in corso uno studio in questo senso, applicato anche al tumore del polmone. Il policlinico senese quindi sta diventando sempre più un punto di riferimento nazionale per quanto riguarda la terapia biologica ed immunologica del cancro, che è cosa ben diversa dalla chemioterapia, trattamento più tradizionale.
“Il nostro reparto – conclude Maio – è stato attivato nel 2004; nel 2007 abbiamo inaugurato la parte clinica e siamo in attesa della realizzazione dei laboratori, vero cuore della crescita di un programma di ricerca in grado di sviluppare nuove modalità terapeutiche in oncologia, integrandole, quando necessario, con terapie convenzionali, come la chemioterapia, già a nostra disposizione da anni. Tra i nostri obiettivi c’è anche quello di portare a Siena i farmaci più innovativi presenti nello scenario internazionale, come avvenuto in questo caso”.
Di cosa si tratta? “Presenteremo i risultati di una sperimentazione coordinata da Siena – anticipa Maio – su 155 pazienti con melanoma metastatico trattati tra gli USA e l’Europa, con un particolare anticorpo monoclonale, chiamato CTLA4 che ha dato promettenti risultati. I pazienti sono stati selezionati su caratteristiche cliniche e biologiche specifiche per poter essere candidati a questo tipo di trattamento”.
L’immunoterapia oncologica è una disciplina emergente che lavora in particolare sul funzionamento dell’interazione fra cellule tumorali e sistema immunitario, per poi stimolare lo stesso sistema a reagire contro il cancro.
“La vaccinoterapia – prosegue Maio – è una strategia terapeutica utilizzata nei tumori già in presenza della malattia: il vaccino addestra il sistema immunitario del paziente a riconoscere e combattere le cellule tumorali con maggiore efficacia, attraverso l’utilizzo di antigeni tumorali, cioè molecole che stimolano la risposta immunitaria e che vengono somministrate in forme diverse”. La novità, su cui si confronterà la comunità scientifica nel corso del meeting svedese, è l’utilizzo di questo anticorpo per evitare la formazione di metastasi dopo l’asportazione del tumore. A Siena è già in corso uno studio in questo senso, applicato anche al tumore del polmone. Il policlinico senese quindi sta diventando sempre più un punto di riferimento nazionale per quanto riguarda la terapia biologica ed immunologica del cancro, che è cosa ben diversa dalla chemioterapia, trattamento più tradizionale.
“Il nostro reparto – conclude Maio – è stato attivato nel 2004; nel 2007 abbiamo inaugurato la parte clinica e siamo in attesa della realizzazione dei laboratori, vero cuore della crescita di un programma di ricerca in grado di sviluppare nuove modalità terapeutiche in oncologia, integrandole, quando necessario, con terapie convenzionali, come la chemioterapia, già a nostra disposizione da anni. Tra i nostri obiettivi c’è anche quello di portare a Siena i farmaci più innovativi presenti nello scenario internazionale, come avvenuto in questo caso”.