Il dato diffuso dall'Osservatorio nazionale al convegno di Firenze
FIRENZE. (f. p.) Secondo l’Osservatorio nazionale 500-600 decessi all’anno in Toscana sono riconducibili all’esposizione all’amianto. I dati sono stati diffusi durante il convegno che si è svolto sabato (19 settembre) all’auditorium della Regione Toscana, organizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’Amianto e dal titolo “Patologie ambientali e lavorative in Toscana. Epidemiologia sull’amianto e geotermia”.
“In Toscana registriamo un aumento dei casi censiti di mesotelioma, che è uno dei tanti cancri legati all’amianto – ha dichiarato il presidente dell’Osservatorio Ezio Bonanni -. Dal 2009 al 2015 sono stati censiti 1694 casi. Abbiamo circa 120 casi all’anno mentre negli anni passati eravamo a una media di 70-80 casi. Dunque il 50 per cento in più”.
“Per ogni caso di mesotelioma ce ne sono almeno il doppio di tumore al polmone, a cui si aggiungono anche altri tumori alle vie aeree – ha aggiunto il presidente – Per questo stimiamo 5-600 decessi ogni anno nella regione. Abbiamo riscontrato molti casi nelle centrali termoelettriche, al Porto di Livorno e in generale nelle aziende dove l’amianto è stato utilizzato”, ha specificato. Secondo Bonanni “questo avviene perché continuano o sono continuate le esposizioni all’amianto. E’ necessario attuare delle misure evitando le esposizioni di amianto in scuole e luoghi di lavoro – ha concluso – e fare appositi controlli sanitari”.