SIENA. Venerdì 23 luglio si terranno all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese visite e consulti gratuiti in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Sjogren, nell’ambulatorio 37 della Reumatologia, diretta dal professor Bruno Frediani, situato al lotto 3 – piano 1S, in collaborazione con l’Oculistica diretta dal professor Gian Marco Tosi.
«La sindrome di Sjogren – afferma il professor Bruno Frediani – è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario aggredisce le ghiandole che secernono liquidi come, ad esempio, le ghiandole lacrimali e salivari, provocando una importante infiammazione. Ciò determina la riduzione della produzione di lacrime e saliva e la comparsa di secchezza degli occhi, della bocca e della vagina. Le cause della malattia rimangono sconosciute ma la ricerca suggerisce che l’autoimmunità sia innescata da una combinazione di fattori genetici e ambientali. Va ricordato che non tutti i pazienti con secchezza hanno questa malattia: la secchezza può essere dovuta anche a patologie come ad esempio il diabete o l’ipotiroidismo, ad alcuni farmaci o ad un invecchiamento delle ghiandole».
E’ possibile prenotarsi per le visite ed i consulti gratuiti lunedì 19, mercoledì 21 e giovedì 22 luglio telefonando allo 0577/586770 dalle ore 9 alle 13. I professionisti del reparto saranno a disposizione per un’anamnesi e dei test specifici per indagare su eventuali sintomatologie che possono riguardare la Sindrome di Sjogren, che colpisce prevalentemente persone di età compresa tra i 40 e i 60 anni, delle quali in circa il 90% dei casi donne. «La sindrome di Sjogren può essere difficile da diagnosticare perché i sintomi che provoca sono simili a quelli di altre malattie – aggiunge il dottor Marco Bardelli dell’UOC Reumatologia – e spesso la certezza sulla sindrome arriva grazie ad esami del sangue specifici e ad una biopsia del labbro. Venerdì 23 luglio, oltre ad un’anamnesi accurata, effettueremo il test di Schirmer, che serve a misurare la quantità di lacrime prodotte e, quindi, la funzionalità delle ghiandole lacrimali».