A Grosseto il convegno di Area vasta sul tema

SIENA. Il 17 novembre di ogni anno, si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del bambino prematuro, organizzata dall’OMS e dall’UNICEF. L’iniziativa è finalizzata ad aumentare la consapevolezza sul problema delle nascite premature, sulle possibili conseguenze e sulla loro prevenzione. L’infanzia sofferente di chi deve lottare per la vita già dalla nascita merita l’attenzione di tutti, a partire dall’opinione pubblica, dalle Istituzioni, dai mezzi di informazione.
Nel mondo 1 bambino su 10 nasce prematuro. In Italia, ogni anno, i nati sono poco meno di 500 mila, di cui circa il 7% prematuri. Una percentuale confermata anche nella Asl sud est, in cui, nel 2016 sono nati 323 bambini prematuri su 4932 nati.
“Nella nostra azienda abbiamo visto una diminuzione dei gravissimi prematuri, i bambini nati sotto la 29° settimana – ha spiegato Flavio Civitelli, direttore del Dipartimento Materno Infantile della Asl sud est- questo grazie al miglioramento delle cure ostetriche nei percorsi assistenziali della gravidanza”.
Peraltro l’ immagine-simbolo del convegno, che è stata realizzata da una neonatologa della Usl sud est, rappresenta proprio un prematuro accolto e avvolto da più mani: questo per sottolineare come l’assistenza al bambino nato prima del termine è un impegno che coinvolge più professionalità, ospedaliere e territoriali. La rete dei professionisti, infatti, coinvolge oltre che il punto nascita anche, dopo la dimissione, la collaborazione tra neonatologo e pediatra di famiglia. I bambini prematuri presentano problematiche proprie sotto diversi punti di vista e devono essere seguiti e monitorati per i primi anni di vita. Acquisire un unico linguaggio e percorsi condivisi all’interno della rete consente di offrire al prematuro un follow up modellato sulle sue necessità e una uniformità di assistenza offerta nelle diverse aree territoriali.
L’incontro (vedi programma allegato) si apre alle 8.30 con la presentazione a cura degli organizzatori e con i saluti della Direzione aziendale. A seguire sono previsti gli interventi degli specialisti dell’ospedale dell’Area vasta sud est, medici, infermieri e ostetriche. Sono previsti anche gli interventi delle associazioni, “Le coccinelle” e “Cuore di maglia”, che danno il oro contributo offrendo il punto di vista di genitori, famiglie e volontariato.