L'oncologo più famoso d'Italia legge nel futuro
di LEXDC SIENA
SIENA. Dichiarazione resa a Roma stamattina dal neo presidente dell’Agenzia Nucleare e passata nei TG, schierati per le centrali atomiche, di fine mattina: “Tutta Italia si rende conto che il nucleare è inevitabile, perché fra 50 anni non avremo più petrolio, fra 100 non avremo più carbone e fra 150 finirà il gas: poi saremo all’asciutto”. Prosegue poi Umberto Veronesi : “Adesso c’è la fissione nucleare, tra 20 anni ci sarà la quarta generazione che non avrà più scorie. Se abbiamo amore per i nostri figli e i nostri nipoti dobbiamo intraprendere questa strada”.
Ci dispiace deludere l’esimio professore che a 85 anni ha trovato la poltrona della vita: il nucleare non ha futuro in Italia, perchè l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili sostituirà al 100 per cento le attuali centrali termoelettriche, ben prima dei 50 anni ipotizzati per la fine del petrolio. Senza nemmeno bucare la Toscana per cercare i residui del metano che potrebbero nascondersi nei giacimenti di lignite a un costo decisamente superiore a quello attuale. E, anche se il governo italiano non ci mette un euro per la ricerca, a costi infinitamente inferiori a quelli della materia prima uranio, sia in termini monetari che in termini umani, e la cui disponibilità avrà fine entro questo secolo… tutto ciò almeno secondo un rapporto elaborato dall’ agenzia dell’ OCSE per l’ energia nucleare (AEN) e dall’ Agenzia Internazionale per l’ energia atomica (IAEA), pubblicato nel 1999, fonti veramente ufficiali e attendibili.
D’altra parte non c’è da farsi prendere dal panico : nella sua esistenza il genere umano dall’ età della pietra a oggi ha dovuto subire diverse rivoluzioni energetiche, dal legno al carbone, dal carbone al petrolio. E il petrolio sta cedendo il passo al gas naturale. E’ la naturale evoluzione della tecnica che i nventa soluzioni più pratiche e meno costose di quelle in uso. Il tutto naturalmente senza problemi di scorie nucleari tossiche che rimarrebbero a ricordo del nostro tempo per i figli dei figli di non so quante generazioni per migliaia di anni, che già si ricorderanno di noi per le scorie prodotte nel XX secolo che non sanno i nostri politici e scienziati dove nascondere. Col nucleare bisogna chiudere subito e definitivamente in tutto il mondo, perchè non abbiamo pattumiere sicure e sigillate per stoccare i rifiuti radioattivi. Ma, parafrasando la celebre canzone Alice di De Gregori, tutto questo Veronesi non lo sa.
SIENA. Dichiarazione resa a Roma stamattina dal neo presidente dell’Agenzia Nucleare e passata nei TG, schierati per le centrali atomiche, di fine mattina: “Tutta Italia si rende conto che il nucleare è inevitabile, perché fra 50 anni non avremo più petrolio, fra 100 non avremo più carbone e fra 150 finirà il gas: poi saremo all’asciutto”. Prosegue poi Umberto Veronesi : “Adesso c’è la fissione nucleare, tra 20 anni ci sarà la quarta generazione che non avrà più scorie. Se abbiamo amore per i nostri figli e i nostri nipoti dobbiamo intraprendere questa strada”.
Ci dispiace deludere l’esimio professore che a 85 anni ha trovato la poltrona della vita: il nucleare non ha futuro in Italia, perchè l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili sostituirà al 100 per cento le attuali centrali termoelettriche, ben prima dei 50 anni ipotizzati per la fine del petrolio. Senza nemmeno bucare la Toscana per cercare i residui del metano che potrebbero nascondersi nei giacimenti di lignite a un costo decisamente superiore a quello attuale. E, anche se il governo italiano non ci mette un euro per la ricerca, a costi infinitamente inferiori a quelli della materia prima uranio, sia in termini monetari che in termini umani, e la cui disponibilità avrà fine entro questo secolo… tutto ciò almeno secondo un rapporto elaborato dall’ agenzia dell’ OCSE per l’ energia nucleare (AEN) e dall’ Agenzia Internazionale per l’ energia atomica (IAEA), pubblicato nel 1999, fonti veramente ufficiali e attendibili.
D’altra parte non c’è da farsi prendere dal panico : nella sua esistenza il genere umano dall’ età della pietra a oggi ha dovuto subire diverse rivoluzioni energetiche, dal legno al carbone, dal carbone al petrolio. E il petrolio sta cedendo il passo al gas naturale. E’ la naturale evoluzione della tecnica che i nventa soluzioni più pratiche e meno costose di quelle in uso. Il tutto naturalmente senza problemi di scorie nucleari tossiche che rimarrebbero a ricordo del nostro tempo per i figli dei figli di non so quante generazioni per migliaia di anni, che già si ricorderanno di noi per le scorie prodotte nel XX secolo che non sanno i nostri politici e scienziati dove nascondere. Col nucleare bisogna chiudere subito e definitivamente in tutto il mondo, perchè non abbiamo pattumiere sicure e sigillate per stoccare i rifiuti radioattivi. Ma, parafrasando la celebre canzone Alice di De Gregori, tutto questo Veronesi non lo sa.