Chi l'ha scritta, un corvo o una "marionetta politica" ?
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di giorgio mancini
MONTECATINI VdC. Chiacchiere di paese che potrebbero sfociare, ora, in un gratuito procurato allarme. Un pozzo artesiano sotto un’ex discarica? La domanda, ma sembra una affermazione, è in una lettera anonima pubblicata da un periodico volterrano, dove vengono insinuati gravi dubbi sull’acqua prelevata da un pozzo che è servito a rifornire, tramite autobotti, le reti idriche di Volterra e Pomarance. Anche il consiglio comunale di Montecatini Val di Cecina, a fine settembre, si era occupato del fatto, visto che la perforazione del pozzo è avvenuta in questo comune, criticando, all’unanimità, le chiacchiere false che qualcuno, a Ponteginori, stava facendo circolare in modo irresponsabile. Tutto è iniziato con la siccità di quest’ estate e la conseguente grave crisi di approvvigionamento di acqua in Valdicecina. L’Asa, gestrice per quel territorio degli acquedotti, aveva provveduto alla perforazione di nuovi pozzi per cercare l’acqua che, nel caso di quello contestato dal cittadino anonimo, era stata trovata a 27 metri di profondità, con una portata di 15 litri al secondo. Ovviamente, l’acqua aveva superato tutte le analisi sanitarie di legge.
Ma l’anonimo grafomane, che si firma “un ponteginorino doc”, sull’articolo pubblicato dal settimanale, non sembra dello stesso avviso e scrive che basterebbe “chiedere in giro come stanno le cose”, visto che il pozzo sarebbe stato trivellato sotto una ex discarica e, addirittura, chiama in causa il vicesindaco del comune Alberto Fiorini con delega ai servizi idrici, facendogli, non senza ironia, domande precise sugli esami di laboratorio inerenti l’acqua e chiedendo se, lui stesso, l’avesse “assaggiata”. La risposta di Alberto Fiorini, da noi contattato, è stata precisa. “Le analisi di potabilità dell’acqua di quel pozzo sono certificate da Asa nel rispetto delle normative vigenti. Se diffamare e calunniare è un reato penale, ancora più grave, credo, sia insinuare gratuiti allarmismi per la salute della popolazione e poi scriverlo anche sui giornali per esasperare il falso. Non voglio polemizzare, ma la cosa mi lascia molto perplesso”. E Alberto Fiorini, come prevede la legge sulla stampa, ci ha anticipato di aver chiesto al direttore responsabile del periodico sul quale è apparsa la lettera anonima, la pubblicazione della sua replica perché venga scritta la verità. Ma, forse, non sono da escludere sviluppi su questa brutta storia.