Porcellotti (EcoDem): "Spero vengano fatte le opportune verifiche"
di Diego Fionda
SIENA. Tutto è partito da una segnalazione fatta alla nostra redazione da Laura Bianciardi, referente per il gruppo di acquisto solidale “Il Melograno”, la quale ci ha mostrato delle fotografie abbastanza inquietanti. Alcuni terreni situati nel comune di Monteroni d’Arbia, presso Ville di Corsano, appaiono di colore rossastro, in netto contrasto con il verde dei terreni confinanti. Questo, però, non è l’unico caso segnalato nelle campagne della provincia di Siena. Lo stesso tipo di paesaggio è stato notato nel comune di Colle di Val d’Elsa, lungo la strada statale 541, tra Pian dell’Olmino e Collalto.
Ma cosa è successo all’erba di questi campi? Quale tipo di trattamento è stato adottato? Sono stati utilizzati dei prodotti innocui, nelle modalità consentite e da personale qualificato? Domande che hanno cominciato a percorrere la mente di chi si è imbattuto in questi terreni. Soprattutto se si nota che, in molti casi, i campi interessati si trovano nelle immediate vicinanze di abitazioni e di corsi d’acqua. In alcune delle fotografie, infatti, è possibile notare la prossimità del fiume Elsa o di fossi e solchi che conducono direttamente ad esso. Naturale, quindi, che qualche tipo di preoccupazione venga fuori.
Una preoccupazione che ha colto anche Gianni Porcellotti, consigliere del Comune di Siena appartenente al gruppo degli Ecologisti del Partito Democratico (EcoDem). Il 9 gennaio, infatti, Porcellotti ha pubblicato sul suo profilo Facebook una foto di un altro caso di campo rosso. Contattato dal nostro quotidiano, il consigliere comunale ha dichiarato di essere “perplesso riguardo a quello che si sta verificando nelle campagne della provincia di Siena. Mi auguro che chi di dovere possa effettuare le opportune verifiche. Magari non è questo il caso, ma siamo sicuri che nei terreni in questione si sia operato nel giusto modo? Penso sia il caso che le autorità competenti verifichino quali prodotti siano stati utilizzati e se le modalità di spargimento siano state corrette. Nel caso in cui siano stati utilizzati dei diserbanti chimici, è assolutamente necessario verificarne l’impatto sull’uomo e sull’ambiente, oltre che verificare se siano state rispettate le norme di sicurezza previste. Il decreto legislativo n.152/2006, infatti, impone delle modalità specifiche di spargimento: la fascia oraria, le condizioni meteorologiche, le distanze di sicurezza, la comunicazione preventiva, solo per citarne alcune. Mi auguro, inoltre, che si possa verificare se gli autori di queste operazioni siano abilitati oppure no”.
Ma il consigliere Porcellotti non si limita ad esprimere le sue preoccupazioni su questa delicata questione. Approfitta della situazione per lanciare un messaggio. “I diserbanti chimici possono essere molto pericolosi per la saluta umana e per l’ambiente circostante. Il mio desiderio è che l’uso di questi prodotti possa essere drasticamente limitato, se non addirittura eliminato. Alcuni comuni italiani sono riusciti in questo intento: poiché non ci sono certezze scientifiche che possano escludere l’ipotesi di un collegamento tra l’uso di diserbanti e i possibili danni alla salute dell’uomo e della natura, hanno agito in via precauzionale per la tutela della comunità”. “Questi – conclude Porcellotti – sono esempi che possono essere seguiti e mi auguro che anche qui da noi si possa arrivare ad un simile risultato”.