Il Comitato vuole chiarezza sulla "VIA" di Bagnore
di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Dopo il ricorso al TAR, di cui si attende a breve la pronuncia, SOS Geotermia, coordinamento movimenti per l’Amiata, chiede alla Magistratura di accertare se tutte le operazioni della VIA (Valutazione Impatto Ambientale) dell’autorizzazione all’Enel del piano di riassetto di Piancastagnaio (che prevede il raddoppio della produzione geotermoelettrica) e della costruzione della nuova mega-centrale di Bagnore 4 si sono svolte nella massima trasparenza e correttezza “come ci si aspetta da un ente pubblico”, nella convinzione “che oggi ci siano più elementi per inquadrare correttamente anche la vicenda della VIA per Bagnore 4”. SOS Geotermia in un proprio comunicato specifica che l’iniziativa nasce dalla “cacciata del dirigente dell’ufficio Valutazioni d’impatto ambientale Fabio Zita e dal ritiro delle deleghe all’Assessore all’Ambiente Anna Rita Bramerini”.
Secondo quest’ultima gli episodi sarebbero legati anche alla vicenda VIA per Bagnore 4, specifica la nota, che aggiunge: “Dopo l’arresto di Maria Rita Lorenzetti, ex presidente Pd della Regione Umbria, che ha svelato il ‘gioco di squadra’ che serviva a favorire interessi privati in Regione Toscana, apprendiamo dalla stampa che l’assessore regionale Anna Rita Bramerini ha dichiarato al PM che sia la rimozione del dirigente dell’ufficio VIA Fabio Zita, sia la revoca delle deleghe a se stessa da parte del presidente Rossi erano legate alla “tempistica non rigorosa” dei procedimenti per la centrale geotermica del comune di Santa Fiora e per le valutazioni sul corridoio tirrenico.Tali dichiarazioni gettano una luce inquietante sul rilascio della VIA ed in sostanza sulla autorizzazione ai lavori per la costruzione della mega-centrale Bagnore 4 nel comune di Santa Fiora. Giova ricordare come, nel maggio 2012, il Comitato Tecnico per la Geotermia in Amiata – organo tecnico consultivo della Regione Toscana – che era stato incaricato di dare un giudizio per il rilascio di quella VIA, non fu più rinnovato nel giugno successivo, impedendo così che ci potesse essere l’espressione di un parere congiunto nel merito.
Ci fu inoltre, il 18 luglio 2012, un contraddittorio, in sede regionale, tra comitati ed Enel dove quest’ultima ad alcune puntuali osservazioni riteneva di ‘non rispondere’ o di sviare il ragionamento senza entrare nel merito. Ai membri dei comitati apparve peraltro strano tale comportamento che esponeva l’Enel ad una possibile ‘bocciatura’.
Invece, subito dopo le ferie agostane, il 4 settembre, la conferenza dei servizi propone parere positivo e appena sei giorni dopo, il 10 settembre, con delibera 810, la Giunta Regionale esprime parere favorevole, dando di fatto il via libera alla costruzione della centrale. Nel frattempo Zita era stato sostituito da Paola Garvin che, però, leggiamo dai resoconti, dichiarava la sua incompetenza in materia. Singolare che per migliorare un servizio ed accelerare la conclusione dei procedimenti venga rimosso chi ne ha le competenze! Ma in regione toscana non sono nuovi a queste sostituzioni lampo: ricordiamo che lo “spoil system” (pratica di sostituzione sistematica dei dirigenti di nomina pubblica n.d.r.) si era già verificato nel 2011 durante l’iter per la concessione della VIA al piano di riassetto di Piancastagnaio, con Micheli, Sargentini e Marzocchi trasferiti incomprensibilmente ad altro incarico”.
AMIATA. Dopo il ricorso al TAR, di cui si attende a breve la pronuncia, SOS Geotermia, coordinamento movimenti per l’Amiata, chiede alla Magistratura di accertare se tutte le operazioni della VIA (Valutazione Impatto Ambientale) dell’autorizzazione all’Enel del piano di riassetto di Piancastagnaio (che prevede il raddoppio della produzione geotermoelettrica) e della costruzione della nuova mega-centrale di Bagnore 4 si sono svolte nella massima trasparenza e correttezza “come ci si aspetta da un ente pubblico”, nella convinzione “che oggi ci siano più elementi per inquadrare correttamente anche la vicenda della VIA per Bagnore 4”. SOS Geotermia in un proprio comunicato specifica che l’iniziativa nasce dalla “cacciata del dirigente dell’ufficio Valutazioni d’impatto ambientale Fabio Zita e dal ritiro delle deleghe all’Assessore all’Ambiente Anna Rita Bramerini”.
Secondo quest’ultima gli episodi sarebbero legati anche alla vicenda VIA per Bagnore 4, specifica la nota, che aggiunge: “Dopo l’arresto di Maria Rita Lorenzetti, ex presidente Pd della Regione Umbria, che ha svelato il ‘gioco di squadra’ che serviva a favorire interessi privati in Regione Toscana, apprendiamo dalla stampa che l’assessore regionale Anna Rita Bramerini ha dichiarato al PM che sia la rimozione del dirigente dell’ufficio VIA Fabio Zita, sia la revoca delle deleghe a se stessa da parte del presidente Rossi erano legate alla “tempistica non rigorosa” dei procedimenti per la centrale geotermica del comune di Santa Fiora e per le valutazioni sul corridoio tirrenico.Tali dichiarazioni gettano una luce inquietante sul rilascio della VIA ed in sostanza sulla autorizzazione ai lavori per la costruzione della mega-centrale Bagnore 4 nel comune di Santa Fiora. Giova ricordare come, nel maggio 2012, il Comitato Tecnico per la Geotermia in Amiata – organo tecnico consultivo della Regione Toscana – che era stato incaricato di dare un giudizio per il rilascio di quella VIA, non fu più rinnovato nel giugno successivo, impedendo così che ci potesse essere l’espressione di un parere congiunto nel merito.
Ci fu inoltre, il 18 luglio 2012, un contraddittorio, in sede regionale, tra comitati ed Enel dove quest’ultima ad alcune puntuali osservazioni riteneva di ‘non rispondere’ o di sviare il ragionamento senza entrare nel merito. Ai membri dei comitati apparve peraltro strano tale comportamento che esponeva l’Enel ad una possibile ‘bocciatura’.
Invece, subito dopo le ferie agostane, il 4 settembre, la conferenza dei servizi propone parere positivo e appena sei giorni dopo, il 10 settembre, con delibera 810, la Giunta Regionale esprime parere favorevole, dando di fatto il via libera alla costruzione della centrale. Nel frattempo Zita era stato sostituito da Paola Garvin che, però, leggiamo dai resoconti, dichiarava la sua incompetenza in materia. Singolare che per migliorare un servizio ed accelerare la conclusione dei procedimenti venga rimosso chi ne ha le competenze! Ma in regione toscana non sono nuovi a queste sostituzioni lampo: ricordiamo che lo “spoil system” (pratica di sostituzione sistematica dei dirigenti di nomina pubblica n.d.r.) si era già verificato nel 2011 durante l’iter per la concessione della VIA al piano di riassetto di Piancastagnaio, con Micheli, Sargentini e Marzocchi trasferiti incomprensibilmente ad altro incarico”.