"Non ravvisiamo alcuna ragione ambientale per opporsi a questo progetto"
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AMIATA. Da Sorgenia riceviamo e pubblichiamo.
“La decisione del Ministero della Cultura di avviare la procedura di opposizione al nostro impianto geotermico in Val di Paglia ci pare immotivata sul piano ambientale e in evidente contraddizione con le scelte energetiche del Paese.
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Un impianto che ricade in un’area industriale, non produce emissioni, non consuma acqua, minimizza il consumo di suolo. Non ravvisiamo alcuna ragione ambientale per opporsi a questo progetto. Nessuna zona di pregio violata, ma aree industriali che saranno riqualificate rispetto alla condizione attuale.
Un’opposizione che ci appare tanto meno comprensibile nel contesto emergenziale in cui stiamo vivendo, un contesto che richiede uno sforzo collettivo per ridurre la nostra dipendenza energetica dall’estero, facendo leva sulle risorse rinnovabili del Paese. Il nostro impianto, una volta attivo, produrrà 80 milioni di kWh di energia pulita, sufficienti al fabbisogno di oltre 32.000 famiglie un terzo degli abitanti dell’intera provincia di Siena – evitando l’emissione in atmosfera di oltre 40.000 tonnellate di CO2″.