Troppe ombre nel rapporto Arpat sulla qualità dell'aria
di Lexdc
SIENA. Arpat ha pubblicato i risultati delle stazioni di rilevamento dati della provincia di Siena. Esaminiamo la stazione fissa di Siena Due Ponti, su cui l’agenzia regionale ha dichiarato: “I dati di qualità dell’aria raccolti nell’anno 2011 da questa stazione indicano un peggioramento rispetto al 2010 per i parametri NO2 e PM10, benché siano stati rispettati i limiti di legge sia come valori medi annui, che come numero di superamenti giornalieri ammessi. La concentrazione di benzene è risultata stabile rispetto al 2010 ed ampiamente inferiore al limite”. Il confronto con l’anno precedente per il parametro PM10 non è in realtà possibile in maniera corretta, poiché nel 2010 la stazione di Siena Due Ponti aveva raggiunto un’efficienza nella raccolta dati pari al 37.8%, a causa di un guasto tecnico al polverimetro che aveva costretto ad eliminare gran parte dei dati misurati. Ora, di fronte a 35 sforamenti nel corso del 2011 e all’inefficienza del 2010 (rilevate appena 4 infrazioni), i 29 giorni di sforamento del 2012 confermano che la situazione complessiva dell’area è critica per quello che riguarda l’emissione di PM 10. La pubblica amministrazione locale, pur conoscendo che per 4 anni di fila (2003, 79 superamenti; 2004, 121; 2005, 64; 2006, 51) non ha mai preso provvedimenti di controllo del traffico e delle emissioni. Poi potrebbero essere intervenuti atti amministrativi che possono aver depotenziato l’efficacia dei controlli, di cui l’ultima riorganizzazione voluta dalla Regione Toscana ha di fatto abbattuto l’inquinamento senza che sia stata fermata un’automobile o chiusa una caldaia di riscaldamento o cessata l’attività di un depuratore. La magia delle carte!
L’amministrazione comunale di Siena aveva richiesto una campagna di rilevamento qualità aria nel quartiere di S. Miniato (zona notoriamente NON collassata dal traffico veicolare) fatta con i mezzi mobili, ovvero l’autolaboratorio dell’amministrazione provinciale. La risposta di Arpat si è sviluppata con rilevazione in quattro periodi da giugno 2001 a giugno 2012. Chiaramente il “buco” di rilevazione è stato tra il 15 novembre 2011 e il 28 febbraio 2012: eppure, per una campagna di monitoraggio, si doveva misurare l’inquinamento potenziale degli impianti di riscaldamento delle case. Avendo posizionato l’autolaboratorio a cinquanta metri dal supermercato, possiamo dire che chi va in automobile a fare la spesa non sfora i limiti di legge di inquinamento da PM 10. Forse era più interessante controllare la qualità dell’aria al ponte di Malizia. Ci penserà la prossima amministrazione del Comune, che dovrà gestire l’apertura al pubblico dei palazzoni che stanno per essere inaugurati dopo aver distrutto una delle poche aree urbane ancora verdi in città.