Mercoledì 19 febbraio torna l'appuntamento con gli studiosi che disquisiranno sul pensiero darwiniano applicato all'attualità
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SIENA. Quanto ne sai sull’”abominevole mistero” di Darwin? Quali le tracce dello scienziato all’Orto Botanico dell’Università di Siena? Ed è davvero possibile vivere sui ghiacci? A questi e altri quesiti risponderanno studiosi dell’Università di Siena durante il “Siena Darwin Day 2025”. L’appuntamento, che si terrà il 19 febbraio alle ore 16.30 nell’Aula Magna Storica del palazzo del Rettorato a Siena (Banchi di Sotto 55), è aperto a tutti gli interessati.
Il Siena Darwin Day 2025 rappresenta un’importante occasione per riflettere sull’attualità del pensiero darwiniano e sulle sue applicazioni nel panorama scientifico contemporaneo. Il pubblico sarà guidato in un percorso che intreccia botanica, ecologia ed evoluzione, esplorando il contributo di Darwin alla conoscenza della vita sulla Terra.
Il primo intervento sarà tenuto dal professor Massimo Nepi, che affronterà un tema che Darwin stesso definì un “abominevole mistero”: l’evoluzione delle piante a fiore. E verterà sul ruolo della selezione naturale e della coevoluzione nella diversificazione delle angiosperme, mettendo in luce le sfide ancora aperte nello studio di questi organismi e delle loro interazioni con l’ambiente.
A seguire, Ilaria Bonini, direttrice del Museo Botanico dell’Università di Siena, proporrà la scoperta di Darwin nell’Orto Botanico dell’Università di Siena. Partendo dalle osservazioni del naturalista durante il viaggio sul Beagle e dalle sue successive ricerche sulle piante, si parlerà di come i giardini botanici possono essere utilizzati per approfondire i meccanismi dell’evoluzione e la selezione naturale sia dagli studiosi, che dai visitatori curiosi.
Infine, Barbara Valle, ricercatrice dell’Ateneo, guiderà il pubblico alla scoperta della vita nei ghiacci con l’intervento “Vivere sul ghiaccio: adattamenti estremi della biodiversità glaciale”. Attraverso l’analisi dei collemboli, piccoli invertebrati perfettamente adattati alla vita sui ghiacciai, verranno esplorate le strategie evolutive che consentono la sopravvivenza in ambienti estremi, sollevando domande su quanto l’habitat glaciale possa davvero essere considerato ostile.
L’edizione 2025 è organizzata dal Sistema Museale Universitario Senese (SIMUS) e dal Dipartimento di Scienze della Vita, in collaborazione con National Biodiversity Future Center.
Per maggiori informazioni, è possibile contattare l’organizzazione (simus@unisi.it).