La sesta edizione del progetto di educazione ambientale, con un format diverso per la pandemia, ha visto coinvolte più di 200 classi delle scuole di 45 Comuni della Toscana meridionale
SIENA. Sono quasi 4000 i ragazzi che, quest’anno, hanno fatto ricreazione con Sei Toscana. La sesta edizione di “RI-Creazione. Da oggetto a rifiuto e ritorno”, il progetto di educazione ambientale promosso da Sei Toscana, si conclude con grande soddisfazione da parte dei partecipanti.
Nonostante l’emergenza sanitaria e il periodo difficile la risposta degli istituti scolastici della Toscana del sud è stata sorprendente: sono quasi 4000 gli studenti e 200 le classi che hanno partecipato al progetto. 104 classi delle primarie e 96 delle secondarie, con le scuole di 45 Comuni dell’Ato Toscana Sud iscritte.
“Quest’anno scolastico è partito con tante incertezze – dice il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini – ma con una grande convinzione per noi: continuare ad essere di supporto al mondo della scuola e agli insegnanti per lavorare insieme alla costruzione di un futuro più sostenibile. Ai dirigenti, agli insegnanti e soprattutto ai ragazzi vanno i miei ringraziamenti e la promessa di ritrovarci a settembre con la settima edizione del nostro progetto”.
La sesta edizione di RI-Creazione, vista la pandemia, ha proposto i suoi percorsi formativi con un format diverso, grazie alla piattaforma didattica www.ri-creazione.it, capace di consentire la partecipazione a distanza di studenti e insegnanti, senza rinunciare, dove è stato possibile, alla presenza in aula degli educatori. A seconda del percorso didattico scelto, sono stati disponibili videolezioni, video-laboratori, schede di approfondimento e materiale di autovalutazione realizzati dagli educatori di RI-Creazione. A arricchire l’offerta didattica della piattaforma anche i tour virtuali negli impianti di riciclo, recupero e smaltimento a servizio del territorio, grazie alla preziosa collaborazione di CSA Impianti e Sienambiente.
La piattaforma, interamente progettata da Sei Toscana e dai suoi educatori, si è rivelata flessibile e idonea alle esigenze, secondo le valutazioni degli insegnanti: il progetto è stato condotto dal 48% delle classi in presenza, dal 26% in didattica a distanza e il restante 26% ha unito le due forme, svolgendo alcuni lavori con i ragazzi in presenza e continuandolo poi a casa.