Spazio ai progetti di green economy sul territorio senese
Innovazioni geotermiche e teleriscaldamento in provincia di Siena. I lavori della mattina si sono aperti con la testimonianza di Roberto Parri, responsabile Esercizio Impianti geotermici di Enel Green Power. “Le 10 centrali geotermiche, per un totale di 11 gruppi di produzione, collocate nella provincia di Siena, di cui 6 centrali nell’area geotermica di Radicondoli, Chiusdino e Pianacce, e 4 impianti nell’area geotermica di Piancastagnaio – ha detto Parri – hanno una potenza in grado di soddisfare l’88 per cento del fabbisogno energetico della provincia di Siena. Un risultato significativo che ha ancora ampi margini di miglioramento. Sarà importante, poi, lavorare sull’utilizzo di calore geotermico a basse temperature negli usi plurimi e sviluppare progetti che integrino diverse fonti geotermiche: su questo fronte, Enel Green Power ha un progetto che coniuga geotermico e biomassa e che può dare risposte importanti nell’ambito dell’efficienza energetica e della produzione di elettricità da fonte rinnovabile”.
Possibili ipotesi di utilizzo del metallo liquido per autotrazione. L’intervento di Luciano Checcucci, della Cna di Siena, ha aperto, invece, nuovi scenari sull’uso del metano liquido per autotrazione. “Il metano liquido – ha detto Checcucci – è, per sua natura, meno inquinante e più conveniente rispetto ai carburanti tradizionali, dal momento che riduce del 25 per cento le emissioni di Co2, del 59 per cento quelle degli ossidi di azoto e si caratterizza per l’assenza totale di polveri sottili e composti tossici nell’aria. Il doppio risparmio, ambientale ed economico, si unisce alla convenienza di applicazione nell’autotrazione, per usi domestici e industriali”.
L’impianto fotovoltaico dell’azienda agricola Anqua. Un esempio di come, anche in agricoltura, possono trovare applicazione buone pratiche ecosostenibili è stato portato dall’azienda agricola Anqua e raccontata da Andrea Pannocchieschi d’Elci. L’azienda, con circa 900 ettari e prevalenza di produzioni forestali, si connota come “biologica” su filiere di tipo boschivo-zootecnico e ha raggiunto risultati importanti nello sviluppo di indirizzo bioenergetico con la realizzazione di un impianto solare fotovoltaico e di un combustore che assorbirà tutta la produzione aziendale annua di legna da ardere.
Interventi di ottimizzazione delle risorse primarie nelle strutture sanitarie. Claudio Papei, Energy manager della Asl 7, ha illustrato, poi, alcuni interventi realizzati dall’Azienda sanitaria locale di Siena e volti alla gestione delle risorse primarie, quali energia elettrica, gas e acqua all’insegna della green economy. “Tra le soluzioni pratiche adottate e misurate con i relativi sistemi di controllo – ha spiegato Papei – ci sono il monitoraggio dei contatori dell’acqua, il recupero dell’acqua da sistemi di osmosi, l’analisi di temperature ambiente, gli inverter sull’unità di trattamento aria, impianto fotovoltaico e la regolazione dei flussi luminosi. Sono piccoli sforzi che stanno portando reali vantaggi, sia economici che ambientali”.
L’edificio Museo. Energia, impianti, sicurezza. Alla Settimana dell’Energia, infine, anche la cultura si è “tinta” di verde, come emerso dal progetto “L’edificio museo: sicurezza, impianti, energia”, presentato da Fabio Marulli e Michele Rota, della Fondazione Musei senesi. Nato dalla collaborazione con il dipartimento di Energetica del Politecnico di Torino, il progetto ha delineato un percorso all’interno della struttura museale, con riferimento ai temi delle dotazioni impiantistiche, del risparmio energetico e dell’uso delle fonti rinnovabili. “Lo scopo del progetto – ha detto Marulli – è quello di offrire uno strumento utile e concreto sulla corretta valutazione dell’edificio-museo e, allo stesso tempo, un sistema di auto-valutazione dello stato di fatto”.