Tutela del paesaggio e valorizzazione dell'acqua, un valore culturale per il territorio
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Bonifica, un valore culturale da trasmettere agli studenti. Elemento caratterizzante la giornata di sabato è la forte presenza degli studenti della scuole del territorio. Saranno presenti, infatti, gli alunni delle scuole secondarie di primo grado della classe prima dell’Istituto Marcelli di Foiano della Chiana e delle classi prima A-B-C dell’Istituto comprensivo Parini di Torrita di Siena. «Il Consorzio – commenta il presidente Paolo Tamburini – vuol essere anche un punto di riferimento non solo operativo per la difesa del territorio. Coinvolgere i giovani studenti, significa trasmettere i valori e l’importanza che han avuto e che continua ad avere la bonifica in Valdichiana anche a livello culturale».
Il programma della giornata prevede la visita guidata in alcuni luoghi significativi del reticolo idrografico della Bonifica della Valdichiana, mentre a seguire (alle 11,30, nell’ufficio consortile di Torrita) la proiezione di un video dedicato all’attività del Consorzio 2 Alto Valdarno. Quindi farà seguito l’inaugurazione della nuova sede distaccata, alla presenza del presidente del Consorzio, Paolo Tamburini, del vice presidente Marco Betti e dei sindaci di vari comuni della Valdichiana senese e aretina.
«Agli studenti e ai cittadini saranno mostrati i lavori svolti dal Consorzio che non hanno soltanto una valenza di difesa del territorio dal rischio idrogeologico, ma hanno anche importanza a livello culturale. Con i nostri interventi, negli ultimi due anni, abbiamo recuperato, ripristinato e reso fruibili i manufatti realizzati durante la bonifica dell’Ottocento ad opera di Vittorio Fossombroni».
Lavori per 2,5 milioni di euro fatti nel 2016 e altri per 3,1 milioni previsti nel 2017. In Valdichiana, nel comprensorio che va da Chiusi fino a Cesa (Unità Idrografica Omogenea Valdichiana – UIO), gli interventi riguardano tutto il reticolo idrografico della UIO, dalle aste principali della bonifica, come il Canale Maestro, gli Allaccianti, l’Esse, il Foenna, ai fiumi e torrenti che attraversano il comprensorio. Una cifra che in due anni super i 5,6 milioni di euro.
Acqua per uso irriguo, risorsa fondamentale per la Valdichiana. Da due anni Il Consorzio gestisce l’acqua dell’invaso di Montedoglio per l’irrigazione in agricoltura dei Distretti 1, 21 e 7 in provincia di Arezzo, e i distretti n. 42-43 in provincia di Siena. Dunque il Consorzio non si occupa soltanto di difesa del territorio dal rischio idraulico e di manutenzione del reticolo idrografico, ma anche di valorizzazione dell’agricoltura senese e aretina. Per la gestione dell’acqua, il Consorzio di avvale di tecnologia di avanguardia con sistemi di telecontrollo che consentono di monitorare da remoto (quindi smartphone, tablet e pc) il funzionamento della rete e i vari prelievi irrigui, nonché di comandare a distanza le valvole sezionatrici delle condotte principali. Tutto questo è possibile grazie a una serie di centraline sparse nei campi che rilevano umidità, temperatura esterna e della terra e altri dati utili a capire quanta necessità reale di acqua abbia quella data coltura in quel dato terreno in quella data situazione. L’acqua è di alta qualità, come quella di Montedoglio, è un elemento determinante per produzioni di tutte le filiere agricole, dall’ortofrutta, al florovivaismo, alla zootecnia che vogliono puntare all’eccellenza.
La settimana della Bonifica, evento nazionale. Per quanto riguarda “Acqua: identità e futuro dei territori”, c’è da dire che tornano ad aprirsi al pubblico le “cattedrali dell’acqua”, tradizionale simbolo della Settimana Nazionale della Bonifica ed Irrigazione. «Lungo tutta l’Italia sono circa quattrocento gli appuntamenti come il nostro», conclude Tamburini.
Quest’anno, poi, grande attenzione è dedicata allo stato delle risorse idriche, in particolare di quelle irrigue, da cui dipende l’85% di quei 267 miliardi di euro, che rappresentano la produzione del “made in Italy” agroalimentare, che dà lavoro a 3.300.000 persone, cioè il 13,2% degli occupati nel nostro Paese. Secondo Anbi, un ettaro irrigato vale mediamente 13.500 euro in più. Tale incremento raggiunge l’82% per le coltivazioni orticole, il 48% per i prati destinati all’alimentazione animale, il 35% per i frutteti, il 27% per i seminativi quali mais e riso.