Il periodo previsto per la consultazione pubblica è, al momento, di 60 giorni: pochi, secondo gli enti locali che chiedono più tempo per poter consultare le carte, approfondire e partecipare alla discussione
ROMA. Accogliendo l’appello delle istituzioni locali e dei territori interessati – anche quelli della Valdorcia che stanno proficuamente lavorando alla predisposizione degli atti – il Partito Democratico depositerà un emendamento al decreto “Milleproroghe” per ampliare i tempi di consultazione pubblica rispetto ai 67 siti idonei ad accogliere depositi di scorie nucleari, individuati nei giorni scorsi dalla CNAPI pubblicata dalla società SOGIN.
Il periodo previsto per la consultazione pubblica è, al momento, stabilito in 60 giorni: pochi, secondo gli enti locali e i territori interessati che chiedono più tempo per poter consultare le carte, approfondire le analisi e partecipare alla discussione.
«Serve massima trasparenza ed è necessario garantire tutti gli spazi possibili per la consultazione pubblica e la partecipazione dei territori nell’individuazione del sito per il deposito dei rifiuti nucleari» afferma la deputata PD, Susanna Cenni, che ha cofirmato l’emendamento già annunciato dalle onorevoli Braga e Pezzopane e che, già nei giorni scorsi, era intervenuta sottolineando la positività della scelta del Governo di rendere pubblico il documento Sogin, in modo da inaugurare una stagione di approfondimenti e partecipazione pubblica.
«In questi giorni – aggiunge l’onorevole Cenni – abbiamo assistito a un goffo tentativo di strumentalizzazione di questa vicenda da parte della destra, ma non accettiamo lezioni da chi, con il governo Berlusconi, ha cercato di imporre ai territori scelte fuori dalla storia, né da Matteo Salvini che quando era al governo si è sottratto alla responsabilità di chiudere finalmente la pagina del nucleare in Italia e oggi allarma le comunità con notizie false. Noi continueremo a lavorare per risolvere i problemi con la massima serietà e trasparenza nei confronti dei cittadini e delle istituzioni locali: chiedono più tempo per un confronto costruttivo ed è una richiesta legittima che condivido e che va supportata».