Arpat monitora il corso d'acqua quasi ogni mese
SIENA. ARPAT informa che i Dipartimenti di Siena, Firenze e del Circondario Empolese-Valdelsa sono da tempo impegnati per individuare la causa della ricorrente presenza di schiume all’altezza della pescaia di S. Galgano. In tale punto viene effettuato da tempo un monitoraggio quasi mensile, a cui si aggiungono i campioni relativi agli episodi di presenza di schiume che ci sono stati segnalati.
Dai risultati dei controlli analitici all’altezza della pescaia di S. Galgano per i parametri normalmente indagati per fenomeni di schiume non emergono particolari criticità, nonostante che nel 2012 il fiume Elsa abbia avuto una portata estremamente ridotta (che diminuisce la capacità di diluizione di eventuali scarichi contaminati), neanche nelle occasioni in cui i campioni sono stati prelevati in corrispondenza della presenza di schiume nel fiume.
Dai risultati dei controlli analitici all’altezza della pescaia di S. Galgano per i parametri normalmente indagati per fenomeni di schiume non emergono particolari criticità, nonostante che nel 2012 il fiume Elsa abbia avuto una portata estremamente ridotta (che diminuisce la capacità di diluizione di eventuali scarichi contaminati), neanche nelle occasioni in cui i campioni sono stati prelevati in corrispondenza della presenza di schiume nel fiume.
Sembra quindi che si tratti di fenomeni circoscritti nel tempo e nello spazio, tali da non compromettere la qualità delle acque. Ciò rende molto difficile l’individuazione delle cause, in quanto:
- Anche in presenza di schiume nel fiume nei campioni prelevati sono presenti solo tracce delle varie tipologie di tensioattivi, questo dimostra che si è già verificato un forte effetto di diluizione degli inquinanti e viene a mancare la possibilità di correlare le tracce di inquinanti con possibili sorgenti.
- Non sono presenti a monte della pescaia di S. Galgano schiume o altri segni che permettano di risalire alla causa del fenomeno.
Un aiuto importante può venire da una maggiore tempestività dei campionamenti, che permetta di cogliere il picco nella presenza di inquinanti nel fiume. ARPAT ha proposto ai Comuni di organizzare un sistema regolare e tempestivo di allarme e campionamento. Tale proposta può trovare attuazione grazie alla preziosa collaborazione delle locali associazioni di protezione civile. Non è infatti oggettivamente possibile un immediato intervento di ARPAT al momento in cui viene rilevata la presenza di schiume, stante la distanza dalle sedi ARPAT.
Scopo del monitoraggio effettuato con la collaborazione delle associazioni di volontariato è:
- giungere al campionamento, in presenza di schiume, nel tempo più breve possibile e verificare l’estensione della presenza di schiume nel tratto del fiume a monte della pescaia;
- acquisire elementi certi sulla frequenza con cui le schiume sono presenti e correlarli con eventi di pioggia;
- stimare l’intensità dei singoli episodi di presenza di schiume.
ARPAT, oltre ad intervenire su segnalazione quando sono presenti le schiume, ha effettuato e continuerà ad effettuare accertamenti a monte di S. Galgano sugli insediamenti con particolare attenzione a quelli che possono dare origine a scarichi e sulle reti fognarie, compresi i punti di raccolta di acque meteoriche in cui potrebbero determinarsi scarichi abusivi, anche in collaborazione con i gestori delle fognature e dei depuratori.