Gli accertamenti svolti dal Dipartimento ARPAT di Siena il 26 settembre
“Lunedì 26 settembre, alle ore 10.15 circa, sono pervenute all’URP di questa Agenzia ed all’attenzione del Dipartimento provinciale di Siena una serie di segnalazioni da parte di varie Amministrazioni che lamentavano il ripetersi del fenomeno delle schiume lungo il fiume Elsa. Tali schiume erano evidenti a partire dalla pescaia visibile dal guado in loc. San Galgano nel Comune di San Gimignano. Alle ore 11.30 circa, i tecnici ARPAT sono giunti sul posto dove era presente anche un ispettore della Polizia Provinciale di Siena. È stato effettuato un campionamento delle acque subito a valle della pescaia di cui trattasi in un’ansa del fiume dove erano ancora evidenti le schiume.
Dal sopralluogo è emersa l’effettiva presenza di schiume che, per quanto riferito dall’ispettore della polizia provinciale, erano calate di intensità rispetto a circa 40 minuti prima quando lo stesso era giunto sul posto. Tali schiume si formavano in maniera evidente a valle della pescaia e le stesse persistevano per alcune decine di metri verso il ponte di San Galgano, viceversa non vi era evidenza di schiume a monte della pescaia medesima, (vedi foto) e non erano presenti morie di ittiofauna.
Successivamente i tecnici ARPAT si sono recati a monte fino al ponte sul fiume Elsa in località Zambra: l’acqua appariva carica di solidi trasportati dalle piogge della giornata precedente ma non vi era presenza di schiume. Nel tratto di fiume fra i due punti oggetto di osservazione, per quanto a conoscenza del Dipartimento ARPAT, non vi sono scarichi fognari, ad eccezione degli scaricatori di piena provenienti dalle fognature di adduzione al depuratore, per le quali non risultano segnalazioni circa un loro eventuale malfunzionamento.
Come noto tale fenomeno è già stato oggetto di interventi fin dal 2007. Di questi interventi sono state prodotte, da parte di questa Agenzia, relazioni agli enti competenti con richieste di adozione provvedimenti, poi assunti, riguardo ad alcune situazioni di scarichi fognari. Al fine di monitorare la qualità delle acque del fiume Elsa, nel punto oggetto di segnalazione, il Dipartimento ARPAT ha inoltre messo in atto una serie di campionamenti supplementari, i cui esiti sono riassunti nella tabella allegata (campionamenti effettuati dal novembre 2010 all’agosto 2011).
Dagli esiti del monitoraggio non si evidenzia la presenza continua di inquinanti che giustifichino le schiume. Ricordando che a nostra conoscenza questo è il primo evento di presenza di schiume a partire dallo scorso inverno, riteniamo che l’evento del 26 settembre sia presumibilmente riconducibile ad un effetto dovuto alle piogge di risciacquo dei collettori fognari e delle strade (visto anche la prolungata assenza di precipitazioni) più che ad uno sversamento di natura industriale.
Evidenziamo inoltre che per permetterci di eseguire i controlli sui punti da noi individuati come critici è necessaria la massima tempestività nella segnalazione della presenza di schiume. Per questo si sono ricordati agli enti locali interessati i numeri di emergenza ARPAT a cui segnalare gli eventi: Il Dipartimento proseguirà con l’attività di monitoraggio mensile, con la ricerca di sorgenti puntuali e con l’attivazione delle verifiche sui punti critici individuati per il controllo del fenomeno in caso di segnalazioni”.