La transizione ecologica e il PNRR non possono essere un alibi per una deregolamentazione in materia paesaggistica.
SIENA. DaL Coordinamento Provinciale di Siena di Sinistra Civica Ecologista riceviamo e pubblichiamo.
“Le modifiche alle norme urbanistiche della legge regionale 65/2014 in corso di approvazione nel Consiglio Regionale non convincono Sinistra Civica Ecologista.
La proposta di legge 92, presentata dai consiglieri di maggioranza pone dei condizionamenti pesanti sui nostri territori. In particolare la cancellazione della Valutazione Ambientale Strategica, (VAS) effettuata nel nome di una “tempestiva ed efficace realizzazione degli interventi” previsti dal Pnrr, per i quali occorre una variazione degli strumenti di pianificazione territoriale. Si sveltisce l’intero procedimento con una conferenza dei servizi, che valuterà progetti di mera “fattibilità tecnica ed economica” prevedendo tempi ridotti per le osservazioni (soltanto 15 giorni, esteso a 30 per i vincoli preordinati ad esproprio). Inoltre, viene inserito il principio di silenzio assenso dopo il pronunciamento positivo della conferenza di co-pianificazione, nei casi che avvenga un consumo di suolo. Tutto ciò in contrasto con le leggi vigenti, con le modalità di garanzia di partecipazione dei territori, ed esautorando il ruolo dei Consigli Comunali e la funzione essenziale di pianificazione territoriale.
In questo modo si apre la strada alla deregolamentazione delle procedure urbanistiche, nello specifico quelle che riguardano la Valutazione Ambientale Strategica, indispensabile per valutare in via preventiva gli effetti ambientali di ogni piano o progetto.
Non saremo certo noi a difendere la burocrazia e il cascame a volte inestricabile di procedure, ma non si può approvare né condividere questa scorciatoia che appare elitaria e rischia di lasciare mano libera alle speculazioni, al cemento facile e allo stravolgimento delle vocazioni territoriali in nome di uno sviluppo asservito alle logiche del più forte. La semplificazione amministrativa si realizza rafforzando gli enti locali con personale, risorse e competenze, non con la deregulation che apre le porte agli interessi di lobby a discapito di tutti.
Siamo assolutamente convinti che dobbiamo perseguire con decisione la strada della transizione ecologica, ma occorre farlo preservando il territorio toscano inteso come giacimento di interessi collettivi, di tipo economico, sociale, ambientale e paesaggistico.
Ciò che manca ed è mancato negli ultimi anni in Toscana è un serio confronto sulle fonti energetiche rinnovabili e la loro reale sostenibilità, in contesti paesaggistici di notevole importanza culturale. Non è più rimandabile, a nostro avviso, l’inizio di un percorso che conduca allo studio di soluzioni integrate in campo energetico.
Così come è mancata l’applicazione di politiche partecipative capaci di rendere protagonisti nelle scelte coloro che effettivamente abitano i luoghi, che sempre di più sono oggetto di decisioni imposte dall’alto e derivanti principalmente da forti interessi economici di soggetti privati.
Per questi motivi Sinistra Civica Ecologista senese invita il presidente Giani e il partito di maggioranza a una profonda riflessione e ad ascoltare le comunità ridando senso e forza a una politica e a scelte in sintonia con gli obiettivi dello stesso Pnrr, che promuovono la transizione ecologica nel rispetto dell’ambiente e senza recare danni alle nostre grandi risorse paesaggistiche e alla salute dei cittadini”.