Evento clou: inaugurazione dell’intervento sul Fosso Gardone nato per la difesa idraulica e utile al benessere dei salmonidi che popolano il corso d’acqua
AREZZO. Porte aperte al Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno fino al 19 maggio.
L’ente, aderisce alla settimana nazionale della bonifica promossa a livello nazionale da ANBI, mettendo a disposizione uno speciale sportello che, in via Ernesto Rossi ad Arezzo, rimarrà a disposizione dei cittadini ogni giorno dalle ore 09.00 alle ore 17.00.
Domande, curiosità, segnalazioni, desiderio di scoprire meglio chi è e cosa fa l’ente a cui la Regione Toscana ha affidato la difesa idrogeologica per la mitigazione del rischio idraulico di un ampio bacino idrografico.
Gli interessati troveranno un esperto a disposizione per informazioni, notizie e presa in carico di eventuali richieste.
“La speranza è – spiega il Direttore Generale Francesco Lisi – che si accenda l’interesse delle scuole: per noi è una priorità far conoscere ai ragazzi l’importanza della prevenzione sul fronte idrogeologico e di un corretto rapporto dei cittadini con fiumi e torrenti. Solo con la conoscenza e la consapevolezza, si può rendere sempre più sicuro e vivibile il territorio. Per questo abbiamo lanciato un progetto di formazione rivolto agli studenti, dalle elementari alle superiori”.
Accanto allo sportello del cittadino, sarà allestito un particolare desk per un focus specifico sulla PAC 2014-2020, sui suoi obiettivi ambientali e lo sviluppo dell’irrigazione come leva dell’uso sostenibile delle risorse e e lo sviluppo di una moderna un’agricoltura identitaria e di qualità.
La Settimana della Bonifica edizione 2019 al CB2 prevede un evento clou: la presentazione dell’intervento innovativo, realizzato dall’Ente in Alto Casentino. Progettato per la difesa idraulica del territorio, ha il pregio di migliorare la qualità della vita dei salmonidi che popolano il corso d’acqua. Si tratta di un esempio del tutto inedito per il nostro Paese che, studiato di concerto con l’Università degli Studi di Firenze, viene portato ad esempio come “history case” mondiale. Tutti i particolare il 16 maggio 2019 in un workshop a cui parteciperà il professor Federico Preti dell’Università di Firenze.