Un brano provocatorio contro la centrale a biomasse di Monticiano
CHIUSDINO. La millenaria Abbazia a cielo aperto di San Galgano, un gioiello unico nella campagna senese, deve difendersi dal progetto per la realizzazione, nelle immediate vicinanze (nel comune di Monticiano) di una centrale a biomasse. Per fermare il progetto e salvare questo importante monumento, meta di un incessante flusso turistico, sono state fatte petizioni popolari, ricorsi al Tar e mobilitazioni varie. Adesso a difesa dell’Abbazia arriva anche la canzone “Dichiaro Le Latrine Patrimonio dell’Unesco”, del cantautore Nicola Costanti, due volte premiato al Tenco. Si tratta di un brano provocatorio, corrosivo, ferocemente ironico.
«Ho avuto la fortuna di suonare in questa Abbazia ed è stato amore a prima vista. È un luogo speciale, carico di suggestioni, uno scrigno di bellezza e di memoria. Si parla tanto di Pil e di debito pubblico -aggiunge Costanti- ma non tuteliamo adeguatamente ciò che potrebbe risolvere anche molti problemi economici. Con la cultura si mangia eccome. Basterebbe valorizzare e non mortificare il nostro immenso patrimonio artistico e trasformarlo in una risorsa-industria».
Una canzone, quella di Costanti, per parlare della bellezza insultata, sfregiata, abbandonata. La bellezza da salvare: dalla stupidità, dalla miopia, dalla cementificazione selvaggia, dalla speculazione edilizia, dagli attacchi a cui, paradossalmente, viene sottoposta in un Paese che ha nel patrimonio artistico la sua più grande ricchezza.
«Con la canzone, come del resto con il videoclip che abbiamo girato, ho voluto mettere in evidenza i controsensi e il rapporto strano che la classe politica ha con il Patrimonio Artistico: i nostri politici da una parte fanno a gara nel fare dichiarazioni di sensibilità verso la bellezza e dall’altra permettono operazioni di sfregio verso la stessa. L’ironia è la miglior chiave di lettura per raccontare tutto questo. Mi appello al buonsenso e alla sensibilità delle parti in causa affinché individuino, per la centrale a biomasse prevista nelle vicinanze di San Galgano, una localizzazione alternativa che non offenda e il nostro patrimonio. Se continuiamo ad accostare ciminiere a luoghi d’arte va a finire che un giorno qualcuno si alzerà e dichiarerà le latrine patrimonio dell’Unesco»”.
Due versi emblematici della canzone: “Un Paese se è civile e sa fare la sua parte / come minimo distrugge tutte le sue opere d’arte / a che serve la memoria, col presente non c’è storia” .