Sovicille potrebbe dare via libera allo scempio ulteriore del territorio
SOVICILLE. Il consiglio comunale di Sovicille è convocato in seduta straordinaria domani (21 novembre) alle ore 10:00 per deliberare sulla variante al Piano Regolatore che darà la possibilità di riaprire le cave chiuse, approvando così gli eventuali, da molti temuti, danni ambientali che si potrebbero causare nell’area della Montagnola.
A questo proposito è arrivata una nota delle associazioni ambientaliste senesi che già avevano sollevato il problema:
“Le Sezioni senesi del Club Alpino Italiano, di Legambiente e del WWF sono con il presente comunicato di nuovo a porre all’attenzione dell’opinione pubblica la probabile riapertura di due vecchie cave di marmo sulla Montagnola Senese in località Podere Rassa – Tonni nel Comune di Sovicille.
Le tre Associazioni in un precedente comunicato del 26 Settembre scorso avevano già evidenziato le criticità di un’ulteriore nuova e più estesa attività estrattiva in questa zona caratterizzata dalla presenza di importanti grotte e cavità carsiche (prima fra tutte la “Grotta dell’Ugola”) oggetto di tutela a livello regionale sia per l’aspetto naturalistico sia per la vulnerabilità del sottostante acquifero. Si precisa, infatti, che le Sorgenti del “Luco”, distanti soltanto 4 chilometri, concorrono per i 2/3 al fabbisogno idrico dell’area urbana di Siena.
Questo nuovo appello è dettato dalla forte preoccupazione per una possibile approvazione da parte del Consiglio Comunale di Sovicille della variante urbanistica che darebbe il via definitivo ai nuovi progetti di estrazione. Le Associazioni si appellano pertanto ai Consiglieri chiedendo loro un atto di responsabilità che garantisca la tutela del bene pubblico. Chiediamo che prima di prendere una decisione definitiva i Consiglieri considerino con la dovuta importanza la tutela del bacino del Luco e delle caratteristiche uniche di pregio dei luoghi che sarebbero compromessi dalle attività, prendendo tempo per approfondirela questione, rimandando la decisione o respingendo la variante in toto”.