Europa Verde Siena critica i sistemi di raccolta in atto
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SIENA. Da Europa Verde Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Se si guardasse con attenzione alla tipologia di rifiuti da conferire nell’indifferenziato, capiremmo che quel cassonetto non lo dovremmo utilizzare quasi mai. Ma in politica esiste da tempo una certa tendenza trasversale tra gli schieramenti, che punta a dare cittadinanza e legittimazione a tutti quelli che non vogliono fare la raccolta differenziata e, indipendentemente dal sistema adottato, preferiscono sempre non rispettare le regole. Come se si giustificasse chi non rispetta i limiti di velocità o commetta altri gesti di inciviltà e mancato rispetto delle legge.
Nello specifico la situazione di Siena negli ultimi dieci anni è la seguente:
In quasi tutto il centro storico si raccoglie principalmente INDIFFERENZIATO, bene sei volte a settimana, e NON si raccoglie l’organico, tranne nella zona di porta Camollia. Da sempre un ghiotto affare per gli impianti di Siena Ambiente soprattutto discarica ed inceneritore.
L’amministrazione Valentini era così soddisfatta dell’assetto societario della sua partecipata e di SEI Toscana, da non considerare questa una priorità, quindi abbiamo convissuto per cinque anni con post e comunicati di attenzione all’ambiente,ma nella realtà niente è stato fatto in termini di revisione e cambio del sistema di raccolta, oltretutto cosa prevista (ed obbligatoria) dallo stesso contratto con il gestore SEI TOSCANA.
Il nuovo piano l’abbiamo avuto solo a fine mandato nel 2018, mentre tanti altri comuni rendevano pubblici i loro risultati sulla riorganizzazione (come Sovicille o Castelnuovo Berardenga).
Con le elezioni arriva la nuova amministrazione e con essa il cambiamento, tutto doveva essere modificato e il sindaco De Mossi voleva porre la parola fine al contratto con Sei Toscana. Dimenticava che il contratto con il gestore era stato già cambiato con l’arrivo del nuovo direttore dell’ATO Toscana Sud e votato in assemblea dei sindaci con il voto favorevole anche delle amministrazioni di centro destra di Arezzo e Grosseto. Il cambiamento si è concretizzato con l’adozione dello stesso (tardivo) piano rifiuti voluto da Valentini, che fin da subito mostrava le sue lacune ed in tanti avevamo già manifestato fin dalla sua prima bozza (Alcuni di noi anche in campagna elettorale).
Quali sonoe lacune
Un grande errore sostituire i cassonetti senza operare prima una revisione delle postazioni, oggi abbiamo tante postazioni NON complete come succedeva prima, praticamente stiamo chiedendo a tutti i cittadini di fare una corretta raccolta differenziata in casa, ma di conferire in maniera sbagliata alle postazioni, come succede in alcuni casi eclatanti alla prima postazione di San Prospero, un bel cassonetto dell’indifferenziato solo soletto con vista sul duomo. Praticamente si può conferire solo indifferenziato, rinunciando alla differenziata ma soprattutto di far passare tutto questo dalla calotta.
Altro grande errore, aver introdotto i cassonetti senza aver prima cambiato il porta a porta nelle mura, e soprattutto senza aver fornito ai cittadini che abitano nelle mura, soprattutto nelle zone più vicine alle porte, che normalmente usufruiscono dei cassonetti, della tessera di SEI Card, così stiamo chiedendo a tanti concittadini di avere maggiore attenzione alla raccolta differenziata, ma allo stesso tempo di NON farla, infatti un cittadino che abita a Porta San Marco, Porta Tufi, Porta Romana e tutte le altre zone, se avessero necessità di conferire ad una postazione fuori dagli orari di conferimento del centro storico, devono abbandonare un sacchetto o lasciarlo bene visibile in centro fuori dagli orari rischiando una sanzione.
Appare abbastanza evidente che nella città di Siena non abbiamo bisogno di un ulteriore spettacolo sulle responsabilità di chi governa e chi governava. Dobbiamo diversamente lavorare nel cogliere le opportunità che la legislazione offre a partire dalla tanto contestata delibera ARERA che sarebbe la causa di tutti i mali, anche in questo caso doveroso ricordare che il nostro contratto di servizio non era così distante dalla contestata delibera, che questa sposta sicuramente troppo a favore l’interesse pubblico in ragione delle aziende, ma offre anche diverse opportunità in favore dei cittadini ed imprese.
Ma allo stesso tempo doveroso ricordare che il gap più grande anche nei comuni più efficienti come Castelnuovo Berardenga, Castellina in Chianti e Sovicille per restare nel circondario di Siena vedono svanire tutti i loro sforzi proprio nel rapporto con gli impianti. Che non sono gestiti da SEI Toscana ma da una azienda principalemente a capitale pubblico degli stessi comuni della provincia di Siena.
Europa Verde Siena dopo aver promosso una campagna d’ascolto dei cittadini e delle imprese di Siena nei prossimi giorni si attiverà per incontrare i rappresentanti delle forze politiche del centro sinistra ed anche l’amministrazione comunale ed i vertici di SEI Toscana per portare alla loro attenzione tutte le proposte che utili per dare alla città di Siena un piano rifiuti ed una tariffa allineta agli standard delle migliori città europee”.