Il territorio senese viene perforato solo per la geotermia
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di Lexdc
SIENA. Si sta diffondendo, forse inutilmente, una psicosi che anche in provincia di Siena si stiano preparando trivellazioni alla ricerca di idrocarburi con il sistema chiamato fracking. Fracking è l’abbreviazione di “hydraulic fracturing”, cioè fratturazione idraulica. La tecnologia è nata all’inizio degli anni ’90 e permette di estrarre petrolio e gas naturale da giacimenti molto profondi (oltre 6mila metri), dove la roccia è così compatta che, anche dopo la trivellazione, non rilascia le sostanze di cui è impregnata. Si inietta in un pozzo acqua sotto pressione, mista a vari additivi, come la sabbia, creando fratture nella roccia che permettono al gas o al petrolio di fuoriuscire.
Il fracking si è rivelato purtroppo meno conveniente del previsto, a causa dei costi molto elevati. Ma è sotto accusa per i suoi effetti: oltre a consumare grandi quantità di acqua potabile, inietta nel terreno sostanze potenzialmente cancerogene che si teme possano contaminare la falda acquifera. Inoltre, è stato accusato di aver causato piccoli terremoti (a Blackpool, in Gran Bretagna). Non ultimo una concessione governativa italiana in Emilia, ha fatto ipotizzare una responsabilità del fracking nel terremoto che ha colpito l’area a cavallo tra le province di Ferrara e Modena. La società ERS, cioè ERG Rivara Storage (85% Independent Gas Management – 15% ERG Power & Gas), doveva fare degli accertamenti relativi alla possibilità di stoccaggio di gas naturale ed un rilievo sismico da alta precisione per confermare l’assenza di faglie superficiali. Ma non ci sono attualmente chiare evidenze di una connessione tra l’azione dell’uomo e quella della natura. Si racconta ancora di trivellazioni in procinto di iniziare in provincia di Siena – come già denunciato nel 2011 -ma l’azione condotta anche dagli enti locali aveva portato a negare il permesso. E così è ancora oggi: al Ministero dello Sviluppo Economico non risultano essere concesse possibilità di bucherellare in alcun modo le terre di Siena ad alcuna società petrolifera, tantomeno all’australiana European Gas Limited, come si legge in tanti report superficiali.
Per leggere la storia della presentazione di permessi per ricerca idrocarburi: https://www.ilcittadinoonline.it/news/14020/Chianti_finalmente_senza_il_pericolo_delle_trivelle.html.