L'Arpat ha effettuato dei controlli in largo Gramsci
di Lexdc
POGGIBONSI. Qualunque cittadino italiano avesse voluto verificare le “verità” che raccontava il governo italiano sul buon funzionamento del termovalorizzatore di Acerra non doveva fare altro che collegarsi via Internet con l’ARPA Campania e leggersi il monitoraggio della qualità dell’aria (fatto quotidianamente) e che elencava i veleni che l’inceneritore immetteva nell’atmosfera senza soluzione di continuità, salvo nei giorni in cui le linee erano ferme per riparazioni. Intanto il nostro presidente del consiglio vantava i “suoi” miracoli. Il cittadino può verificare anche oggi, perchè le informazioni su Internet non si perdono, a meno che una “politica corrotta” decida di limitare l’informazione ai cittadini stessi e stenda un velo di censura. I cittadini di Poggibonsi, invece, aspettano che qualcuno glielo dica com’è la loro aria, perché sul sito dell’Arpat i dati non ci sono. Perché la centralina di Largo Campidoglio non è in funzione. Non quella fissa, almeno…
Secondo alcune voci, il Comune di Poggibonsi aveva chiesto all’Arpat una centralina mobile per il solo rilevamento del PM 10 che era stata posizionata in Largo Campidoglio a cavallo tra la fine di agosto e i primi di settembre. I risultati sembrano dire che “la quantità di polveri sottili sarebbe di 20 microgrammi al metro cubo”, che sarebbero confermati “dall’assessore ad ambiente e territorio Giampiero Signorini, che ne valuterà i risultati nella prossima commissione ambiente e territorio”, insieme con quelli ottenuti con altre campagne periodiche, di cui una svoltasi nella seconda parte di novembre e conclusa lo scorso 5 dicembre.
Abbiamo avuto un contatto con il responsabile Arpat di Siena, Cesare Fagotti, che ci ha dichiarato che una centralina mobile, solitamente posizionata in Via Sicilia a Siena, è stata spostata da lì in Largo Gramsci (e non in Largo Campidoglio). I dati del periodo sono chiaramente disponibili sul sito dell’Arpat, ma riferiscono non solo delle polveri sottili ma anche degli altri agenti inquinanti, con valori sempre mediamente accettabili. Certo è che il traffico è in misura ben maggiore in Largo Campidoglio, piuttosto che in Largo Gramsci, e ci chiediamo se non era il caso di mantenere in funzione la centralina posta di fronte a Salceto invece di spostare l’area da monitorare.
In ogni caso dobbiamo informare che, nei 12 giorni precedenti la dismissione della centralina nella pinetina, cioè dal 12 al 23 febbraio 2010 la qualità dell’aria era sempre risultata scadente: il valore limite di legge di 40 µg/m³ come media annuale era stato superato ben otto volte e il valore limite di legge di 50 µg/m³ come valore medio misurato nell’arco di 24 ore era stato superato quattro volte, e la tolleranza annuale ammessa è di 35 sforamenti all’anno. Forse era veramente il caso che il monitoraggio continuasse dove era prima senza interruzioni.
E’ giusto che i cittadini e i residenti di Poggibonsi sappiano la verità, che è quella che la loro salute non è affatto controllata in modo continuativo e scientifico da alcuna struttura pubblica. Che i periodi di controllo sono scelti quasi a caso, e che le centraline di rilevamento sono poste là dove, come Via De Amicis, possono dare solo risultati atti a mantenere tranquilla la popolazione quando accompagna i bambini a giocare nel giardinetto pubblico.