L’evento, organizzato da Laguna Art Factory insieme a Confcooperative Fedagripesca Toscana, ha permesso di fare il punto della situazione su una specie in via d’estinzione
A dirlo è stato Fabrizio Tistarelli, presidente di Fedagripesca Toscana, a margine del convegno “Obiettivo Anguilla: sostenibilità, gastronomia e cultura” in corso ad Orbetello.
“Il luogo in cui viviamo e lavoriamo – dice Tistarelli – è unico, irripetibile ma anche estremamente fragile. Tramite il nostro intervento possiamo collaborare a salvaguardare il territorio tutelando l’ambiente e l’intero ecosistema”.
Il convegno si è concentrato sull’anguilla, e in particolare su quella europea che è considerata specie in via di estinzione, tanto che a livello nazionale è stato deciso di interrompere la pesca per sei mesi, creando diversi problemi alle aziende e ai pescatori.
Per l’occasione sono state liberate dai ragazzi della prima media dell’Istituto comprensivo Don Milani di Orbetello 1 milione di larve di anguilla. Le loro mamme sono state marchiate per censirne i movimenti futuri e valutare il riadattamento all’ambiente naturale. L’iniziativa si inserisce all’interno di unprogetto sulla riproduzione condotto insieme all’università di Bologna con lo staff guidato dal professor Oliviero Mordenti, che prevede di creare un polo nazionale ad Orbetello sullo studio e il monitoraggio per la salvaguardia delle anguille.
All’incontro, organizzato da Laguna Art Factory insieme a Confcooperative Fedagripesca Toscana, hanno partecipato Eleonora Iacovoni del Ministero dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste, il presidente della cooperativa ‘I Pescatori di Orbetello” e consigliere di Confcooperative Fedagripesca Toscana Pier Luigi Piro, la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, il presidente della Provincia di Grosseto Francesco Limatola, il sindaco di Orbetello Andrea Casamenti, il presidente di Confcooperative Toscana Claudia Fiaschi, il vicepresidente nazionale di Fedagripesca Paolo Tiozzo e il presidente di Banca Tema Francesco Carri.