Da Siena ad Arezzo. Ma l'Enac ga deciso di vederci chiaro
SIENA. La volontà di chi gestisce il potere di dare lustro e commesse a se stesso con iniziative faraoniche quanto velleitarie, e di sicuro inconcludenti visto che nessuno riesce a mettermi in mano uno studio di vera redditività economica generata da investimento in struttura aeroportuale non è una prerogativa della città di Siena, ma è un virus che si propaga per ogni dove perfino nella amata Toscana. Mentre si discute di assetti societari e di sviluppo per i due aeroporti regionali di Pisa e Firenze, con le famose sinegie che dovrebbero contenere i costi e aumentare il traffico passeggeri, da Arezzo arriva la notizia che il Comune vorrebbe sostenere l’ampliamento della struttura di Molin Bianco, dotata appena di un aeroclub e di un gruppo paracadutisti. Dal lontano 2001 opera contro un ennesimo comitato che per le solite ragioni di quello nostrano per Ampugnano combatte ogni idea di ampliamento palese o velata che sia.
Il consigliere comunale Roberto Barone del PD ha presentato tra l’altro una proposta di delibera di iniziativa popolare: “perché l’orientamento dell’amministrazione comunale sembra vedere di buon occhio lo sviluppo dei servizi a terra proposto da una società. Allora vogliamo che in Consiglio comunale ci sia un voto che consacri le previsioni del Piano strutturale, ovvero che l’aeroporto è senza futuro e che qualsiasi idea di innalzamento delle prestazioni ne deve comportare la delocalizzazione, portando al contempo Molin Bianco a diventare parco urbano.”
Lo annuncia l’ente stesso, dopo aver ricevuto dal ministero delle Infrastrutture e rasporti la condivisione dei contenuti dello ”Studio del sistema aeroportuale italiano, scenari e strategie di sviluppo”. Lo studio affidato con gara europea al raggruppamento guidato da One Works con KMG Advisory e Nomisma e supervisionato dall’Enac, e’ stato commissionato proprio per la predisposizione di uno strumento tecnico revisionale e completo della rete degli aeroporti nazionali, sulla base di un’ampia ricognizione ed analisi delle condizioni attuali e degli scenari evolutivi del trasporto aereo italiano, rappresentando le esigenze future dell’intera rete degli scali. Il futuro del trasporto aereo nella Toscana meridionale non passerà da Siena o Arezzo, ci sembra di capire che prenderà altre strade, e non seguirà le velleità di piccoli “prenditori” locali.