Chiurli (Democrazia Diretta): “Emendamenti e controemendamenti? Siamo al teatro dell’assurdo”
FIRENZE. “Sul Pit siamo ormai al teatro dell’assurdo: emendamenti e contro emendamenti provano che ancora una volta in Toscana è destinato a vincere il partito del cemento. E sulla geotermia si cambia di nuovo rotta: a poche settimane dallo stop alle trivellazioni approvato dal Consiglio, tornano in auge norme molto più soft”. Alla “vigilia” della discussione in Aula del nuovo Piano del paesaggio, il consigliere regionale Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta) attacca su tutta la linea il lavoro svolto in Sesta Commissione.
“A forza di limare – sottolinea Chiurli – sono sparite dalle schede del Piano tutte le parole scomode. A partire da ‘rifiuti e discariche’, sostituite da perifrasi o del tutto eliminate. Per non parlare delle correzioni apportate per rendere più larghe le maglie del Pit, degne di una commedia tutta italiana”.
“Evitare diventa limitare, senza alcuna indicazione sulla misura in cui limitare gli elementi riconosciuti come potenzialmente nocivi (escavazioni, trivellazioni, insediamenti), contrastare (ad esempio la realizzazione di villette sulla costa) si trasforma in armonizzare con il paesaggio, prevenire diventa contenere: cose che farebbero ridere, se non dimostrassero l’aperto tentativo in corso da parte delle solite lobby del cemento e dell’energia per sfruttare il territorio toscano con le mani libere”, chiosa il consigliere.
“Nella guerra degli emendamenti – dichiara Chiurli – Pd e Forza Italia si equivalgono: ognuno tira l’acqua al mulino dei propri grandi elettori, a scapito dei cittadini toscani. A pochi mesi dalle elezioni forse sarebbe auspicabile che il Presidente Rossi si mettesse una mano sulla coscienza e rimandasse il pacchetto Pit alla prossima legislatura, onde evitare di trasformare la Toscana letteralmente in un campo di battaglia”.