L'IdV dichiara che la Sogin avrebbe già consegnato l'elenco dei possibili siti
di LEXDC SIENA
SIENA. “Il governo ha ricevuto in gran segreto dalla Sogin, società che dovrebbe gestire i rifiuti nucleari, una lista dei possibili siti”. La denuncia del presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, arriva oggi a squarciare il cielo dell’energia nazionale.
“Siamo preoccupati per la sistematica violazione della trasparenza che impone a chi ci governa a non trattarci da sudditi e quindi di informare i cittadini di ogni scelta. Sul nucleare é bene dire chiaro e tondo che il ritorno al nucleare serve solo per buttare soldi pubblici e favorire la solita cricca politico-affaristica da cui mi auguro il centrosinistra tutto prenda le distanze. In ogni caso il referendum spazzerà via un un esecutivo agonizzante che spera, nascondendo documenti fondamentali che dovrebbero essere pubblici, di farla franca. Non sanno che prima o poi dovranno dichiarare pubblicamente dove sistemeranno le centrali e affrontare la reazione dei cittadini che sono pronti a fare le barricate per evitare lo sfregio del territorio. Basta scherzare con la nostra salute e con quella dei nostri figli. Sono ben 52 le aree che potrebbero essere attrezzate per il deposito di scorie nucleari. Tra questi – conclude Belisario – anche alcuni che già in passato si sono dimostrati inadatti come ad esempio quello di Scanzano Jonico. Va bene che il parlamentari del centrodestra obbediscono al padrone per salvarlo dai processi, ma sul nucleare almeno aprano gli occhi”.
Sappiamo che nell’elenco ci sono anche località della Toscana meridionale, compresi i Monti del Chianti e la Maremma, per il ricovero e la custodia delle scorie radioattive, delle dimensioni di almeno 300 ettari. tutto sembra ormai pronto per far partire la lotteria: il governo ha appena completato le nomine della già famigerata Agenzia per la Sicurezza Nucleare.
SIENA. “Il governo ha ricevuto in gran segreto dalla Sogin, società che dovrebbe gestire i rifiuti nucleari, una lista dei possibili siti”. La denuncia del presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, arriva oggi a squarciare il cielo dell’energia nazionale.
“Siamo preoccupati per la sistematica violazione della trasparenza che impone a chi ci governa a non trattarci da sudditi e quindi di informare i cittadini di ogni scelta. Sul nucleare é bene dire chiaro e tondo che il ritorno al nucleare serve solo per buttare soldi pubblici e favorire la solita cricca politico-affaristica da cui mi auguro il centrosinistra tutto prenda le distanze. In ogni caso il referendum spazzerà via un un esecutivo agonizzante che spera, nascondendo documenti fondamentali che dovrebbero essere pubblici, di farla franca. Non sanno che prima o poi dovranno dichiarare pubblicamente dove sistemeranno le centrali e affrontare la reazione dei cittadini che sono pronti a fare le barricate per evitare lo sfregio del territorio. Basta scherzare con la nostra salute e con quella dei nostri figli. Sono ben 52 le aree che potrebbero essere attrezzate per il deposito di scorie nucleari. Tra questi – conclude Belisario – anche alcuni che già in passato si sono dimostrati inadatti come ad esempio quello di Scanzano Jonico. Va bene che il parlamentari del centrodestra obbediscono al padrone per salvarlo dai processi, ma sul nucleare almeno aprano gli occhi”.
Sappiamo che nell’elenco ci sono anche località della Toscana meridionale, compresi i Monti del Chianti e la Maremma, per il ricovero e la custodia delle scorie radioattive, delle dimensioni di almeno 300 ettari. tutto sembra ormai pronto per far partire la lotteria: il governo ha appena completato le nomine della già famigerata Agenzia per la Sicurezza Nucleare.
Ma anche nella nazione leader del nucleare, la Francia, da dove vengono Edf ed Areva, le società che in parnership con Enel dovrebbe realizzare la seconda era nucleare italiana, arrivano notizie gravissime. 34 reattori nucleari francesi, in funzione dal lontano 1977 a oggi, secondo Réseau “Sortir du nucléaire” avrebbero una serie inquietante di “anomalie”. Secondo la rete antinucleare francese «La notizia è rimasta discretamente nascosta sul fondo del sito dell’Autorité de Sûreté Nucléaire (Asn): in seguito a recenti studi, Edf ha “scoperto” una inquietante “anomalia” di serie in 34 dei suoi reattori. In tutti i reattori da 900 MW, in caso di fuga importante dal circuito primario, il circuito di iniezione dell’acqua di sicurezza potrebbe rivelarsi incapace di impedire la fusione del nocciolo, cioè, in situazione accidentale, per alcuni livelli di pressione del circuito primario principale, l’iniezione di sicurezza ad altra pressione potrebbe non permettere di raffreddare sufficientemente il cuore del reattore». Ogni problema ai reattori nucleari francesi ci riguarda da vicino, vista la poca distanza che le radiazioni dovrebbero percorrere per arrivare nel Bel Paese.
Per i no-nuke francesi «Edf ha quindi lasciato girare 34 reattori nucleari durante un quarto di secolo prima di assicurarsi sull’efficacia del sistema principale di prevenzione di fusione del cuore nucleare. Perchè questa scoperta avviene così tardivamente? La politica probabilmente anche in Francia tende a mettere i problemi sotto il tappeto buono… Richiamando il principio di precauzione e la Costituzione francese, Réseau “Sortir du nucléaire” «Chiede il fermo dei reattori interessati. Un incidente provocato da queste “anomalie” avrebbe conseguenze catastrofiche. In un contesto di sicurezza dove i problemi di sicurezza si moltiplicano da anni, questa eventualità deve assolutamente essere tenuta di conto. Più che mai, la scoperta di queste défaillances dimostra chiaramente la necessità di una decisione politica per una transizione energetica la più rapida possibile, per uscire infine dal rischio nucleare imposto ai francesi da decenni». finisce così anche il mito della propaganda nuclearista italiana che vuole i francesi contenti e soddisfatti di vivere accanto a delle bombe che possono distruggerti in due modi: visivo, esplodendo, sostanziale avvelenandoti di radiazioni e alterandoti geneticamente insieme al tuo futuro: i figli.