Il direttore regionale di Confesercenti si appella a Renzi
Solerti funzionari ministeriali stanno da anni massacrando le leggi delle regioni e in particolare della Toscana per favorire insediamenti di grandi strutture di vendita in spregio ai programmi e agli impegni politici degli amministratori eletti. Con la novella del “lo vuole l’Europa”, il Governo Monti ha dato il via al peggiore liberismo, promettendo posti di lavoro e sviluppo, ma raccogliendo regressione di occupati, crisi dei consumi e chiusura di piccole imprese, con i centri cittadini privi di vitalità, asfissiati da grandi strutture della distribuzione sulle grandi strade di comunicazione.
Una strategia che è continuata con Letta e che mette la testa fuori anche con il Governo Renzi, aiutata da Autority attente a favorire le grandi imprese a danno di quelle medie e piccole.
I territori hanno diritto di scegliersi il futuro? I toscani come possono difendere le caratteristiche che tutto il mondo ci invidia? Che fare per non assomigliare alle periferie delle megalopoli? Insieme alle eccellenze di Firenze e di qualche grande piazza, esiste una rete di paesi che è una ricchezza aggiuntiva e straordinaria in grado di sostenere un binomio invincibile nel mondo: Florence, Tuscany.
Non è all’ordine del giorno la modernizzazione, ormai il commercio prevede di tutto e di più tanto da perdere per strada imprese e occupati, falcidiati dalla crisi e da una tassazione asfissiante e da strutture della Grande Distribuzione.
Non possiamo arrenderci a una colata di decine di migliaia di metri cubi di scaffali sui cipressi della Val d’Orcia. Per tutto questo chiediamo al Presidente del Consiglio un suo decisivo intervento.
Massimo Biagioni – Direttore Regionale di Confesercenti