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RIPA D’ORCIA. Dato che ci piace fare più che dire, abbiamo utilizzato le ultime settimana a fare molto, anzi moltissimo per il Borgo di Ripa d’Orcia e per l’affermazione del legittimo diritto alla pubblica frequentazione di una eccellenza storico-artistica della nostra valle, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. 1| Si sono uniti al nostro iniziale Comitato “Ripa d’Orcia Libero Accesso” due prestigiose presenze Italia Nostra Siena e il Club UNESCO Siena, oltre a moltissimi cittadini tra cui storici dell’arte, docenti universitari, avvocati, geometri, architetti, geologi che molto hanno contribuito, ciascuno per la propria materia, ad analizzare e confrontare documenti. 2 | Ieri il deputato Michele Anzaldi ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dei Beni Culturali Franceschini su l’accesso impedito al borgo Ripa d’Orcia e sul comportamento del sindaco di Castiglione d’Orcia (pubblichiamo il testo in specifico post). 3 | Abbiamo avuto un primo incontro in Soprintendenza al quale ne seguirà a breve un secondo più specifico su incongruenze e anomali emerse in relazione agli aspetti di tutela in ragione del vincolo 1089 ricadente sul Borgo di Ripa d’Orcia. 4 | Il gruppo degli avvocati sta ultimando l’analisi degli aspetti giuridici e la conseguente richiesta di accesso agli atti. Il medesimo gruppo sta inoltre valutando gli aspetti relativi alle responsabilità di amministratori e soggetti atti al controllo, passati e presenti. 5 | Il Comitato è in fase di completamento di un sostanzioso dossier, contenente reportorio documentale e fotografico, che verrà inviato ai Ministeri competenti, al Prefetto di Siena (al quale è nostra intenzione chiedere un’incontro diretto) alla stampa locale e nazionale, alle associazioni di tutela del territorio e del patrimonio storico-artistico italiano. 6 | Vi informo che alle nostre richieste di esibizione documentale e accesso agli atti il Comune di Castiglione d’Orcia nella figura del sindaco Galletti ha risposto adottando modalità di vaghezza, su 4 punti fondamentali non ha risposto (la nostra richiesta scritta è del 22-06-2015 e sono trascorsi ben oltre i 90 giorni previsti dalla legge) e alla richiesta di accesso agli atti prima ha risposto dicendo che la documentazione accessibile da noi richiesta era disponibile presso l’ufficio di segreteria, poi ad ulteriore sollecitazione ci viene risposto che dovrà essere presentata istanza formale dove verrà verificata la titolarità di un interesse diretto ecc ecc ecc… Evidentemente qualcuno continua a non voler capire che anche questa volta si arriva in fondo e a breve si troveranno di fronte a soggetti a cui non potranno esimersi dal consegnare atti e documenti.
GEOTERMIA e VAL D’ORCIA