MONTECASTELLI (f. p.) Ci si mobilita persino dalla Norvegia per preservare dalla geotermia il borgo di Montecastelli, in provincia di Pisa. Più esattamente Maria Margherita Glørstad, nipote di uno dei circa ottanta abitanti del paese, ha proposto una raccolta di fondi per sostenere le spese legali necessarie al Comitato per la salvaguardia di Montecastelli contro i due progetti di ricerca geotermica che la Regione ha autorizzato a ridosso del borgo.
L’iniziativa mira a coprire nello specifico le spese che i cittadini dovranno sostenere per presentare le osservazioni al ministero dell’ambiente durante la procedura di Valutazione d’impatto ambientale (Via) della concessione denominata Castelnuovo. La pagina web allestita dall’italo-norvegese è scritta nelle due lingue e in inglese.
Montecastelli sorge su un colle tra il terrente Pavone e il fiume Cecina. È la frazione del comune di Castelnuovo Val di Cecina, che si protende verso la Val d’Elsa e che, per i suoi colori e la dolcezza delle colline circostanti, conserva molto del paesaggio senese. Montecastelli è situato sulla sommità di una collina, a 503 metri sul livello del mare e dista 16 km da Castelnuovo Val di Cecina. La falde della collina sono lambite ad est dal fiume Cecina e ad ovest dal torrente Pavone, che va confluire, poco più a nord, nella stessa Cecina.
Di seguito il testo della petizione per chiedere alla Regione la revoca dell’autorizzazione:
“Il borgo di Montecastelli Pisano (Comune di Castelnuovo di Val di Cecina) rappresenta un bellissimo esempio di antico paese che conserva tutt’oggi la sua campagna circostante fatta di dolci colline, campi e boschi con un panorama spettacolare. L’area che circonda il borgo è uno degli ultimi luoghi sul territorio di questo Comune ancora preservati da insediamenti industriali. Data la natura ed il paesaggio presenti, nel corso degli anni questo luogo ha trovato una propria via di sviluppo attraverso una agricoltura di alta qualità, l’agriturismo ed ingenti investimenti per la riqualificazione urbana e paesaggistica di tutta l’area. Il paese ed i suoi dintorni sono diventati meta di un rilevante flusso turistico sia nazionale che internazionale e dell’insediamento di numerose famiglie desiderose di vivere in un luogo di tale pregevole natura. Ogni sforzo è stato compiuto per creare una via di sviluppo che consentisse la preservazione ed il mantenimento per le future generazioni di questo immenso valore nell’ambito di una comunità che è fortemente colpita e molto ha sacrificato all’industria. Gli aspetti naturalistici e paesaggistici dell’area rappresentano una rilevante risorsa economica per la popolazione residente che ha cercato con fatica di costruire un modello di sviluppo sostenibile nel tempo. Ci troviamo adesso nell’imminenza di una decisione storica, che ribalta completamente le prospettive dell’area.
La società Magma Energy Italia s.r.l. ha presentato domanda di avvio del procedimento di valutazione ambientale (VIA) per la realizzazione di centrali geotermiche e pozzi di produzione che distruggerebbero irreversibilmente quest’area molto delicata dal punto di vista ecologico, idrico, ambientale ed economico. Tutti gli investimenti economici, culturali, infrastrutturali ed etici di moltissimi anni sarebbero vanificati. Con più che fondati motivi rivolgiamo un forte appello affinché ciò non sia permesso e che questo territorio continui ad essere preservato e difeso nell’interesse di tutti. Rinnegare la storia della geotermia in questi luoghi sarebbe impossibile. E’ tuttavia necessario prendere atto del momento in cui è opportuno porre un limite a ciò che distrugge senza creare. Così come è doveroso prendere atto del valore della diversificazione delle attività economiche sul territorio che hanno trovato nel tempo una via di coesistenza. Per questi motivi chiediamo alla Regione Toscana di revocare l’autorizzazione ad una attività che darebbe il via alla industrializzazione forzata dell’ultima area del nostro comune che può essere dedicata all’economia turistica. Chiediamo che l’autorizzazione agli impianti venga negata e che il luogo venga protetto per preservare un ambiente che è una enorme risorsa sostenibile per l’economia locale.
Amici di Montecastelli, Comitato Difensori della Toscana, Ass. Casole Nostra, Ass. Ecomuseo Borgo La Selva”.