Lo hanno presentato i Difensori della Toscana
CASOLE D’ELSA. Lo scorso 3 marzo i cittadini di alcuni comuni della Toscana insieme al Comitato Difensori della Toscana hanno depositato un ricorso al Presidente della Repubblica Italiana per tentare di salvare l’area naturalistica del Masso delle Fanciulle.
Ora la possibilità che questo luogo venga tramandato intatto alle generazioni future dipende dalla decisione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Questo sito magico lungo il fiume Cecina, parte della riserva naturale del Berignone, luogo del cuore per generazioni di cittadini di tutto il mondo, per la cui difesa sono state raccolte 5400 firme, rischia di scomparire a causa delle trivellazioni geotermiche.
Una multinazionale vuole realizzarvi un insediamento industriale per la produzione di energia, e la Regione Toscana ha già autorizzato 20000 metri quadri di sbancamenti e opere in cemento a ridosso del fiume.
Il Masso delle Fanciulle è un’area preziosa e delicata, un angolo di paradiso che non deve essere sacrificato agli interessi di una multinazionale dell’energia che con il consenso della regione vuole mettere le mani sugli incentivi alle rinnovabili pagati da tutti noi italiani con sovrattasse del 20% sulle bollette.
Il progetto sembra essere solo di tipo speculativo, perché la stessa quantità di energia potrebbe essere prodotta ricoprendo con pannelli fotovoltaici i tetti di una parte dei numerosi capannoni presenti nei distretti industriali dei comuni confinanti.
In questo momento di grave crisi economica i cittadini sono stati costretti ad ulteriori sacrifici dovendosi sobbarcare anche le spese dei vari ricorsi resisi necessari per cercare di difendere il territorio rurale e la sua economia da “invasioni” di gruppi economici già ricchissimi. Nel caso del Masso delle Fanciulle la compagnia coinvolta è una società Ucraina, la Burisma, nel cui consiglio di amministrazione siede R. Hunter Biden, figlio del vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden.
I cittadini e il Comitato Difensori della Toscana aspettano con fiducia la decisione del Presidente della Repubblica, nella speranza che possa intervenire e fermare questa vergognosa e inutile speculazione.