L’Unesco sostiene un progetto di ricerca che ha l’obiettivo di «unificare gli sforzi di ricerca internazionali volti a sbloccare e rafforzare l’utilizzo della geotermia in Europa e nelle Americhe»
di Fabrizio Pinzuti
PARIGI. Valutare la percezione pubblica della geotermia. Questo il progetto volto a valutare l’accettabilità sociale della risorsa geotermica in Europa e Americhe promosso dall’UNESCO, l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite creata con lo scopo di promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni con l’istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione per promuovere il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà fondamentali”quali sono definite e affermate dalla Carta dei Diritti Fondamentali delle Nazioni Unite..
Quella geotermica è una fonte d’energia trasversale, irradiata dal centro del nostro unico pianeta. È però accessibile e utilizzabile a fini industriali dall’uomo solamente in pochi punti della Terra: al contempo, è anche una forma d’energia legata in modo inscindibile ai territori che la ospitano. La percezione che l’opinione pubblica riserva all’energia geotermica è dunque tutt’altro che indifferente, e l’Unesco ha deciso di spingere più a fondo la valutazione. Così, l’Unesco ha garantito il suo sostegno ad un progetto di ricerca che ha l’obiettivo di «unificare gli sforzi di ricerca internazionali volti a sbloccare e rafforzare l’utilizzo della geotermia in Europa e nelle Americhe». Parte integrante di questo progetto è un’indagine (suddivisa in quindici domande, a risposta anonima) volta a valutare l’accettabilità sociale della geotermia in cinque diversi Paesi: Colombia, Cile, Francia, Belgio e Canada. Un modo per valutare la percezione pubblica relativa all’energia geotermica, e così indirizzare al meglio le possibilità d’investimento e l’impiego di questa risorsa, tenendo al contempo presenti le esigenze delle popolazioni più direttamente coinvolte. (fonte Geotermia News).