SIENA. Dal Circolo Legambiente di Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Un mese fa è uscito il nuovo rapporto di Legambiente/Il Sole 24Ore sullo stato degli ecosistemi in tutte le città capoluogo di provincia in Italia, a cui i media hanno dedicato poca attenzione, a causa della scadenza referendaria sulla riforma costituzionale.
Siena si pone al 38° posto, in netta risalita dalla 65a posizione del 2015. Risultato apprezzabile ma che, analizzato, contiene al suo interno forti elementi di criticità ambientale ai quali, tutti noi, dovremmo dedicare maggiore attenzione…. Il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno ?
L’indagine si concentra su 5 grandi gruppi di indicatori, che elenchiamo in ordine di importanza ai fini del punteggio finale: condizioni della mobilità urbana, qualità dell’aria, gestione dei rifiuti, ciclo dell’acqua, ed energie rinnovabili.
Se si va a guardare il dettaglio di come Siena si piazza rispetto ai 17 indicatori presi in considerazione, notiamo che va male soprattutto: per i settori della qualità dell’aria (è 77a come concentrazioni di biossido d’azoto nell’atmosfera); come gestione del ciclo dei rifiuti (è 65a in Italia in quanto a percentuale di raccolta differenziata, e addirittura 92a come quantità di rifiuti prodotta/persona). Vanno meglio le cose per quanto riguarda le perdite della rete idrica comunale, ma è solo 51a per ciò che concerne i consumi idrici domestici, particolarmente alti.
Anche le condizioni attuali della mobilità urbana penalizzano Siena: la città è solo al 56° posto come entità di piste ciclabili; al 67° posto in quanto ad incidenti/abitante; e al 73° posto come quantità di auto circolanti/abitante.
Come si vede sono numeri, questi, non certo esaltanti. Anche se la città sta attraversando un periodo di profonda crisi economica, le qualità ambientali in genere, restano il migliore dei presupporti per far ripartire Siena e irrobustire il suo potenziale di attrazione generale. Il 2017 può e deve essere un anno di svolta:
– la previsione di Parco delle Mura, con i percorsi pedo-ciclabili anulari e radiali lungo le Valli verdi, è potenzialmente in grado di far fare alla città un balzo in avanti sia nelle classifiche della mobilità urbana che in quelle della qualità dell’aria;
– è necessaria una rapida risposta allo scandalo che sta attraversando la gestione dei rifiuti nella Toscana meridionale che deve far tornare Siena protagonista, non disperdendo il buon lavoro fatto negli anni passati ed incrementando le iniziative di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini che evidentemente sono necessarie. Occorre innanzitutto disaccoppiare gli obiettivi quanto/qualitativi della raccolta differenziata dalle necessità di materiale secco per il funzionamento ottimale del termovalorizzatore di Poggibonsi.
Legambiente Siena invita il Comune e gli altri soggetti che hanno a che fare con la gestione dell’ambiente a non perdere alcuna opportunità e ad uno scatto di orgoglio per trasformare il bicchiere mezzo vuoto in qualcosa di più confortante. A tal fine mette a loro disposizione la propria esperienza e competenza locale e nazionale”.