Associazioni ambientaliste insieme contro l'eliminazione degli alberi in viale Marconi
POGGIBONSI,. La lungimirante Legge della Repubblica Italiana, n.10 del 14 gennaio 2013, “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi
urbani”, stabilisce che gli amministratori hanno la responsabilità di preservare, far crescere e aumentare il “Verde Urbano”. Rispettare e preservare gli alberi in città, nei viali, nei giardini e nei parchi è una delle migliori iniziative che le amministrazioni e la cittadinanza possano sviluppare per migliorare la qualità della vita, il valore dei centri abitati e delle periferie, e la salute delle persone, nel modo più semplice ed economico. I grandi alberi, oltre ad abbellire la città, forniscono aria fresca e pulita, mitigano clima, pioggia e vento, assorbono rumore e inquinamento. Conservano la biodiversità ospitando la vita di una quantità di creature tra cui spiccano gli animali alati, dalle farfalle alle cicale, dagli scarabei d’oro alle coccinelle, dagli uccelli ai pipistrelli.
Per questo gli alberi dovrebbero essere sempre considerati come vere e proprie creature essenziali di qualità ambientale, equilibrio
ecologico e salute pubblica. Tutti dovrebbero respirare aria pulita, anche nelle grandi città, e ovunque dovrebbero esistere polmoni
verdi e isole di natura per contrastare le ondate di calore. Gli alberi rendono vivo e vivace il paesaggio, abbelliscono strade e piazze,
moderano la temperatura e costituiscono anche la cura più efficace e conveniente per il riposo, la distensione, il tempo libero, lo sport, il
benessere, la salute fisica e mentale degli abitanti.
Il tema dell’ecologia entra sempre di più nei discorsi di tutti i giorni: questi che stiamo vivendo sono gli anni in cui incominciamo a
pentirci dei comportamenti scorretti che abbiamo avuto per decenni, un po’ per ignoranza, un po’ per comodità, perché non pensavamo
che un giorno così vicino avremmo pagato le conseguenze dell’avvelenamento del mondo naturale.
In molte città sta avvenendo un cambiamento rivoluzionario: se per decenni l’edilizia urbana insegnava a ricoprire gli spazi di asfalto
per tenere gli ambienti più puliti e facili da mantenere tali, tanti comuni oggi sposano una politica opposta, restituendo spazio alla
natura.
Ad esempio, nella cittadina di Caen, capoluogo del dipartimento di Calvados, nella regione francese della Normandia, il vicesindaco
del Comune ha deciso di rimuovere l’asfalto dai marciapiedi per far “respirare” le radici degli alberi annunciando un interessante
progetto di rifacimento dei marciapiedi e di altre zone pedonali: verrà rimosso l’asfalto che fino ad oggi ha soffocato gli alberi
coprendo le loro radici, a favore di spazi verdi ed erbosi. Lasciando crescere l’erba sui marciapiedi verrà favorito anche il ripristino della
biodiversità in città. Il progetto non favorisce solo la natura in città, ma anche i cittadini. Le persone potranno beneficiare di più aree verdi e verrà anche migliorata la mobilità dei cittadini con handicap: tra un albero e l’altro verrà creato uno spazio di due metri, per permettere loro di muoversi liberamente.
L’attenzione verso la natura, il rispetto di essa, inizia da piccoli gesti, come quello di eliminare l’asfalto e tornare a far crescere erba, fiori e animali in città. Le piccole iniziative sono dei barlumi di speranza che prospettano un futuro migliore e soprattutto più verde.
Per parlare di tutto questo le sottoscritte Associazioni firmatarie delle iniziative per salvare i grandi alberi del viale Marconi di
Poggibonsi hanno inviato lettere e comunicati alle autorità competenti, tra cui primo il Comune di Poggibonsi, chiedendo loro anche un appuntamento senza però ricevere nessuna risposta.
Poggibonsi: l’albero trattato come un palo Secondo il Comune di Poggibonsi e i suoi amministratori del verde pubblico, non ci può essere convivenza tra cittadini ed alberi e considerano i grandi alberi come il primo pericolo da combattere per quella che loro chiamano “sicurezza urbana”.
Contro la legge vigente dello Stato, 10/2013 , di tutela e sviluppo del verde urbano, hanno dichiarato guerra ai grandi alberi cittadini che vengono capitozzati e rasi al suolo per “riqualificare” strade, piazze e marciapiedi. Non capiscono nemmeno che ogni grande albero non può essere paragonato ad un inerte arredo urbano, una panchina, un palo, un cartello stradale, non può avere lo stesso valore e significato di un pezzo di asfalto o una pietra rialzata da una radice vivente che soffoca. La “riqualificazione” praticata dal Comune di Pogibonsi è semplice cementificazione, mineralizzazione, sterilizzazione.
Per questo Poggibonsi si è tappezzata di manifesti per informare tutti i cittadini del nuovo scempio di verde urbano che il loro Comune si appresta a compiere in viale Marconi, dimenticandosi che lo stesso viale è la storica via Cassia, tutelata dalla legge dello stato come bene culturale.
E’ indecente rendersi conto dalla risposta che il Comune ha datoall’Istanza del GrIG (https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2022/05/18/poggibonsisalvaguardare-lalberatura-storica-del-viale-marconi/#more-30266), perchè non sanno nemmeno come e perchè una strada pubblica realizzata da più di 70 anni sia “bene culturale” per legge senza che lo riconosca il Comune interessato.
Rete Toscana in Movimento, Comitato Difensori della Toscana, GrIG Toscana, Rete dei Comitati Ambientalisti Valdelsani, Movimento per la Terra, Coordinamento Merse, Comitato Elsa Viva, Lista civica Noi ci siamo a Casole, Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano, Comitato per la salvaguardia della Montagnola Senese e Associazione Ampugnano per la salvaguardia del territorio.