Numerosi appuntamenti già fissati per confrontarsi con esperti
di Fabrizio Pinzuti
AMIATA – La battaglia per la salvaguardia del monte Amiata proseguee si irrobustisce della recente vittoria dei vicini Comitati di Castel Giorgio/Alfina/Bolsena che, in simbiosi con le popolazioni e le amministrazioni, hanno ottenuto una prima importante vittoria con l’abbandono della soc. ITW-LKW dei progetti di sfruttamento geotermico.
“Si preannuncia – recita una nota di SOS Geotermia – un autunno molto caldo che avrà nella settimana dal 12 al 19 ottobre il suo momento clou. Il 12 ottobre, data simbolo della ‘conquista’ dell’America, vedrà iniziative e manifestazioni in tutto il mondo contro le devastazioni ambientali delle multinazionali e a difesa del territorio; il 18 ottobre sciopero generale e il 19 manifestazione nazionale dei movimenti. In occasione della settimana di mobilitazione, in Amiata ci saranno, tra le varie iniziative, due incontri importanti, uno sulla sismicità indotta, cioè sui terremoti causati dall’attività umana, ed un altro sulla salute. Mentre è in definizione la data del secondo incontro sulla salute che si svolgerà nel versante senese, l’incontro sui terremoti, dal titolo emblematico ‘Monte Amiata e Terremoto’, si terrà il 17 settembre, alle ore 17, presso la sala consiliare del comune di Arcidosso. I relatori dell’incontro sono il Prof. Marco Mucciarelli, Docente di Sismologia Applicata presso la Scuola di Ingegneria dell’Università della Basilicata, Direttore del Centro Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) che dopo un’introduzione generale sulla sismicità indotta, tratterà delle problematiche specifiche legate alle estrazioni e reiniezioni, illustrando i casi di Basilea e San Gallo in Svizzera, dei Geysers (CA, USA), dei Graben del Reno (Germania) ed del sisma del 1 aprile 2000 in Amiata. Il Dott. Andrea Borgia, Geologo della European Development Research Agency (EDRA), docente presso il Dipartimento di Mineralogia dell¹Università di Milano, già docente presso la Arizona State University, la Rutgers University e il Lawrence Berkeley National Laboratory, membro della Commissione Nazionale per le Valutazioni di Impatto Ambientale, interverrà invece sulla questione ‘Monte Amiata e centrali geotermiche’, fratturazioni EGS, microsismicità indotta per produzione, subsidenza, quale futuro e quali rischi si corrono dopo il raddoppio delle centrali. Come dimostrano i recenti episodi il rischio di terremoti in Amiata, anche di alto impatto, è tutt’altro che scongiurato, anzi, in considerazione anche della tipologia dei paesi amiatini, potrebbe rivelarsi ancora più dannoso che per altri territori ed è necessario che anche questo aspetto venga preso in considerazione quando, come si sta facendo in Amiata, si procede al raddoppio delle centrali anziché fermare i cantieri ed attenersi al principio di precauzione imposto anche dalle autorità europee. Sono invitati all’incontro tutti i cittadini, gli amministratori e le autorità locali, provinciali e regionali, i partiti e sindacati, i giornalisti, le associazioni e gruppi”.