La Lega per l'abolizione della caccia invita la Provincia a soprassedere
Non soddisfatti di assediare boschi e campagne per “appena”4 mesi e mezzo all’anno (che si prolungano automaticamente con la caccia di selezione che come quest’anno è iniziata a Giugno e finirà a Marzo, abbattimenti “a richiesta”ad ungulati ed alcune specie di uccelli in tutti i periodi dell’anno, permessi speciali ecc..), la nostra Provincia dà di nuovo parere favorevole alla preapertura della stagione venatoria. Non ne siamo certo stupiti, visto che anche l’anno passato è accaduto lo stesso, nonostante l’ISPRA avesse comunicato parere sfavorevole a riguardo.
E noi siamo nuovamente qui per chiedere alla nostra Provincia e alla nostra Regione di evitare questo appuntamento per alcune e semplicissime ragioni:
alcune delle specie oggetto di caccia sono ancora in un periodo sensibile, quello in cui le cure parentali determineranno la consistenza numerica delle popolazioni, altre sono in netto declino a livello europeo e per le quali dovrebbe essere assolutamente vietata la caccia (La tortora selvatica sta diminuendo in modo tangibile in ogni parte d’Europa per i massacri che subisce soprattutto in Africa);
Oggi al centro di recupero per animali selvatici di Rimini è giunto un nidiaceo di tortora e domenica inizia la preapertura proprio a questa specie. Considerato come è in ritardo questa nidificazione, e da pensare che molte altre specie siano ancora vincolate alle cure parentali.
l’equilibrio ecosistemico, reso instabile dalle condizioni climatiche ed ambientali degli anni passati , non può essere ad oggi considerato ristabilito o ottimale;
il territorio è ancora oggetto di tutte quelle attività caratterizzate da forte valore sociale ed economico (turismo, escursionismo ecc);
senza considerare che la consistenza numerica della maggior parte delle popolazioni delle specie oggetto di caccia, ad eccezione degli Ungulati, non è stata oggetto di censimenti ufficiali.
Chiediamo di annullare la preapertura dimostrando, almeno per una volta, di avere un briciolo di consapevolezza e di rispetto nei confronti delle risorse del proprio territorio, le poche che ancora resistono ai giochi di potere e ai favoritismi di un’Amministrazione che tutto dimostra tranne di saper gestire in maniera sostenibile il territorio che le dà da vivere.
Andrea Cucini, delegato LAC Siena