Il primo incontro preparatorio si è svolto a Siena
SIENA. L’incontro preparatorio al Convegno internazionale organizzato da Università di Siena e Associazione Culturale Opera Valdorcia dal titolo (ancora provvisorio) “LA TUTELA DEI MONUMENTI VERDI TRA AMBIENTE, PAESAGGIO e BENI CULTURALI. UN NUOVO APPROCCIO ECOLOGICO AL DIRITTO” si è tenuto ieri 6 marzo ore 10.30 presso il Dipartimento Studi Giuridici e Aziendali dell’Università di Siena in Piazza San Francesco sala Belli, con la partecipazione di Ilaria Borletti Buitoni (Sottosegretario MiBACT), Massimiliano Montini
(Docente di Diritto dell’Unione Europea e Diritto dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile Università di Siena), Mario Ascheri (storico di Storia delle Istituzioni e docente di Diritto Medievale e Moderno), Anna Di Bene (Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le
province di Siena, Arezzo e Grosseto), Andra Maroè (Funzionario Monumentali Regione Friuli Venezia Giulia e presidente Gigant Trees Foundation), Roberta Mari (responsabile Attività Culturali del Santa Maria della Scala, in rappresentanza del Direttore del Polo Museale Daniele Pitteri), Giampietro Colombini (assessore alla Cultura Comune di Pienza), Nicoletta Innocenti
(Presidente Associazione Culturale Opera Val d’Orcia), Catia Buiarelli (avvocato, direttivo Opera Val d’Orcia e Italia Nostra Siena), Francesca Volpe (Assistente Dipartimento Studi Aziendali e Giuridici Università di Siena).
Il convegno, che metterà a confronto l’esperienza italiana con le più avanzate esperienze europee in materia di Diritto dell’Ambiente e tutela dei monumenti verdi, si terra nei giorni 5 e 6 ottobre 2018 a Siena, presso l’Università degli Studi di Siena e il Polo Museale Santa Maria della Scala.
Organizzatori: Università degli Studi di Siena (referente Massimiliano Montini, Centro di Ricerca R4S e Sportello Europe Direct Unisi), Associazione Culturale Opera Val d’Orcia (referente Presidente Nicoletta Innocenti), Polo Museale Santa Maria della Scala (referente direttore Daniele Pitteri)
Il convegno prende le mosse dal caso della Quercia delle Checche, primo esempio di pianta monumentale di valore naturalistico, storico e culturale riconosciuta come Monumento Verde dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali nel 2017. L’esperienza di tutela della Quercia delle Checche sarà il punto di partenza per una riflessione più generale, dove la Quercia diventa il paradigma di un nuovo modello di tutela per l’ambiente ed il territorio, fondendo gli elementi naturalistici con quelli culturali, nell’ambito di un nuovo concetto allargato di patrimonio
culturale. Questa riflessione si colloca, non a caso, nell’anno Europeo del Patrimonio Culturale, ed intende proporre l’Italia come Paese esportatore di un possibile nuovo modello di tutela del patrimonio culturale in Europa. Gli alberi sono ” esseri senzienti” e come tali aventi diritti che l’uomo è tenuto ad affermare e tutelare se ha a cuore la sopravvivenza del pianeta.
Oltre agli aspetti storico, naturalistico e giuridico che verranno esaminati con relatori estremamente qualificati e conosciuti come massimi esperti nel loro settore,
la sessione del sabato mattina 6 ottobre si occuperà approfonditamente dell’spetto gestionale, il ruolo partecipativo dei cittadini nella gestione dei monumenti verdi nel ventesimo anniversario della firma della Convenzione di Aarhus sul diritto di accesso all’informazione e alla partecipazione e accesso alla giustizia in materia ambientale da parte di cittadini e Associazioni.
Il convegno si pone l’obiettivo di tracciare le linee guida nel settore della tutela dei Monumenti Verdi e del nuovo approccio ecologico al diritto, in una fase in cui il tema è fortemente percepito da cittadini e istituzioni ma il dibattito nazionale e internazionale ancora estremamente timido.
Si tratterà di una importantissima occasione per la città di Siena e per l’intero territorio del senese che fa del paesaggio e della sua tutela parte fondamentale del proprio brand e della propria immagine prestigiosa nel mondo.