La società Deloitte invita l'Italia ad adottare un modello energetico che riduca le emissioni
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ROMA. Cambiare abitudini e strategie oggi per assicurarci la sostenibilità del domani: è questo l’invito che la società di consulenza Deloitte ha sintetizzato nel documento “Verso il 2050 – un modello energetico sostenibile per l’Italia”, presentato nelle scorse settimane, che contiene le indicazioni e le strade da seguire per raggiungere un obiettivo ambizioso ma irrinunciabile.
Ridurre le emissioni. Nel rapporto si legge infatti il futuro del mondo – e ovviamente anche quello dell’Italia – deve passare in modo sempre maggiore la lotta alle emissioni di anidride carbonica CO2, malgrado il passo indietro compiuto dagli USA e dal presidente Trump rispetto agli accordi sul clima di Parigi. In particolare, bisognerà tendere verso un’economia sempre più verde e a ridotto impatto sul clima.
Gli obiettivi per l’Italia. Per il Belpaese si calcola che per la data del 2050 si dovrà presentare un dato preciso riferito per l’appunto alle emissioni di CO2 nell’atmosfera, compreso tra 26 e 104 MtCO2eq; raggiungere il traguardo consentirà anche di trasformare il panorama energetico italiano, con quattro assi principali. Ovvero, portare i consumi a un calo del 44%, dare l’addio definitivo e totale a carbone e olii, aumentare del 53% della quota di energia elettrica nel mix totale e ricorrere per il 68% a fonti rinnovabili. Come detto, obiettivi a dir poco ambiziosi che, secondo i tecnici Deloitte, saranno raggiungibili solo attraverso una serie di profondi cambiamenti della quotidianità.
Interventi nei trasporti. Gli strumenti su cui intervenire sono i settori dei trasporti e della generazione elettrica, industria e residenziale, che al momento sono quelli che emettono più anidride carbonica in relazione al consumo energetico. In specifico, per il settore trasporti l’Italia dovrà presentare nel 2050 un quadro veicolare fortemente improntato alla mobilità elettrica, anche per quanto riguarda il trasporto collettivo (puntando anche sull’incremento degli spostamenti su ferro).
Convertire il patrimonio immobiliare. Se questo riguarda il quadro pubblico e imprenditoriale, non meno importanti sono le azioni relative al settore residenziale, per il quale si “consiglia” un deciso intervento sull’attuale patrimonio immobiliare italiano: in concreto, per migliorare l’efficienza energetica di tutti gli immobili bisognerà intervenire in modo forte e “serio” sul 60-65% delle strutture.
Il trionfo della luce a Led. Il report individua anche una serie di azioni imprescindibili in vista dell’obiettivo, come la realizzazione di impianti di riscaldamento elettrico, assicurato tramite pompe di calore, riducendo l’apporto di combustibili fossili al 6%; inoltre, l’acqua calda sanitaria verrà garantita per il 60% da pompe di calore, mentre il resto verrà ottenuto ricorrendo al gas naturale ad alta efficienza, e soprattutto l’illuminazione dovrà essere al 100% LED.
I primi passi. In verità qualcosa si sta già muovendo, sia sul fronte delle imprese produttrici che su quello dei consumatori, che in questi ultimi anni hanno iniziato a comprendere i vantaggi di questi innovativi sistemi di illuminazione: proprio le luci a Led sono tra i prodotti più acquistati anche online, attraverso i siti specializzati come Punto Luce che hanno consentito la ulteriore diffusione delle proposte delle varie aziende come la Fosnova.
Strumenti per la sostenibilità. Pronta a festeggiare i primi 60 anni di attività, la Fosnova (Disano Illuminazione) è uno dei leader in Italia e ai primi posti in Europa nella produzione di apparecchi di illuminazione, grazie a una filosofia aziendale basata sui “pilastri” del made in Italy: alta qualità dei prodotti, grande affidabilità e massima cura dei rapporti con il cliente. La sua gamma di soluzioni a basso impatto rappresenta una delle chiavi di volta per avviare il percorso verso la sostenibilità che ormai, per il nostro Paese e per tutto il mondo, non è più rimandabile.