E la qualità dell'aria nel senese?
di LEXDC SIENA
VALDELSA. I cittadini della Valdelsa senese possono solo sperare che il tempo risolva per sempre i loro problemi di qualità dell’aria grazie a un uso massiccio di bassa pressione che generi piogge continue come la settimana appena trascorsa, per cui la famosa, ormai, centralina nascosta di via De Amicis, quella nascosta nei giardinetti pubblici, è ritornata sette giorni su sette in valori accettabili, quasi buoni. Contro di loro, dopo qualcuno che non si è fatto ancora individuare a Poggibonsi ma aspettiamo che venga a parlarci, si è schierata perfino la Regione Toscana.
VALDELSA. I cittadini della Valdelsa senese possono solo sperare che il tempo risolva per sempre i loro problemi di qualità dell’aria grazie a un uso massiccio di bassa pressione che generi piogge continue come la settimana appena trascorsa, per cui la famosa, ormai, centralina nascosta di via De Amicis, quella nascosta nei giardinetti pubblici, è ritornata sette giorni su sette in valori accettabili, quasi buoni. Contro di loro, dopo qualcuno che non si è fatto ancora individuare a Poggibonsi ma aspettiamo che venga a parlarci, si è schierata perfino la Regione Toscana.
Avendo imparato la lezione che, dopo aver chiuso la centralina di Largo Campidoglio perchè i valori espressi esigevano un blocco radicale del traffico, un ripensamento del sistema di riscaldamento invernale cittadino, il passaggio di mezzi pesanti sulla Siena-Firenze, il contributo sconosciuto del “chiamiamolo termovalorizzatore” dei Fosci, i problemi di forma erano ormai risolti, la nostra regione ha deciso di risolvere una volta per tutte il problema dell’inquinamento fiorentino e toscano in genere, chiudendo la gran parte delle centraline esistenti.
E con una motivazione da libro Cuore, cioè l’esigenza di recepire la direttiva Europea n. 50 del 21/08/2008, le centraline installate in regione sono passate dalle 90 del 2006 a ben 32, cosicchè località come Rosignano Solvay, dove c’è una delle realtà più inquinanti e inquinate dell’Italia, con un colpo di spugna è diventata una ridente località balneare. Già, perchè anche il recepimento di una direttiva europea può essere interpretato al contrario: basta ritenere che per il Parlamento Europeo si salvaguarda la salute dei fiorentini mettendo una centralina in mezzo ai Boboli piuttosto che sui Viali, il gioco è fatto, gli sforamenti non esistono più come i richiami e le multe dell’Unione Europea non esistono più, con tanti saluti alla “salute” dei cittadini amministrati.
Così ben si guardino i valdelsani a lamentarsi. Se va loro bene, potranno godere dell’indifferenza del potere locale che guarda al carbon free con la media dei polli (due a me, zero a te, la media è uno a testa, così pulitissima Radda, inquinata Poggibonsi, la media è Zero Emission Carbon Free). Se va male, si beccheranno una querela per procurato allarme o l’esposizione al pubblico ludibrio. Quando la legge prevarica il buon senso e la ricerca del bene comune, si vivono situazioni come queste.