Le precisazioni sul contraddittorio ed i trasferimenti
di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Pronta risposta degli uffici della Regione Toscana al comunicato di SOS Geotermia, Coordinamento Movimenti per l’Amiata, con cui si chiedeva alla magistratura, dopo il ricorso al TAR di cui si attende a breve la pronuncia, di accertare se tutte le operazioni della VIA (Valutazione Impatto Ambientale) dell’autorizzazione all’Enel del piano di riassetto di Piancastagnaio (che prevede il raddoppio della produzione geotermoelettrica) e della costruzione della nuova mega-centrale di Bagnore 4 si sono svolte nella massima trasparenza e correttezza “come ci si aspetta da un ente pubblico”, nella convinzione “che oggi ci siano più elementi per inquadrare correttamente anche la vicenda della VIA per Bagnore 4”, alla luce dell’inchiesta sulla Tav e sui trasferimenti “sospetti” di dirigenti e tecnici regionali.
«La prima precisazione riguarda il confronto pubblico tra comitati ed Enel che si svolse in una sede regionale a luglio del 2012. Quel contradditorio – spiegano dagli uffici – fu espressamente richiesto e attivato dalla Regione per una maggior tutela delle popolazioni dell’Amiata e fu condotto dagli Uffici della Via con competenza e rispetto assoluto della legge regionale che lo ha disciplinato… Il lavoro svolto dal Comitato tecnico per la geotermia dell’Amiata, organo consultivo della Regione – continua la nota – intervenne liberamente e pienamente su tutte le materie che hanno costituito oggetto anche del procedimento di Via relativo alla nuova centrale di Bagnore 4 e concluse i propri lavori in maniera non unitaria: tra i membri vi era infatti diversità di vedute. I lavori comunque furono portati a termine e non interrotti, proprio nello stesso periodo in cui si concludevano i lavori istruttori della Via».
Relativamente ai trasferimenti di personale il comunicato conclude: «I funzionari regionali nominati nell’intervento dei comitati occupano ancora la stessa posizione del 2011, mentre la dirigente Maria Sargentini fu trasferita alla guida della protezione civile a inizio legislatura, nell’ambito di un normale processo di avvicendamento di dirigenti che interessò la quasi totalità della direzione Ambiente e Territorio».
AMIATA. Pronta risposta degli uffici della Regione Toscana al comunicato di SOS Geotermia, Coordinamento Movimenti per l’Amiata, con cui si chiedeva alla magistratura, dopo il ricorso al TAR di cui si attende a breve la pronuncia, di accertare se tutte le operazioni della VIA (Valutazione Impatto Ambientale) dell’autorizzazione all’Enel del piano di riassetto di Piancastagnaio (che prevede il raddoppio della produzione geotermoelettrica) e della costruzione della nuova mega-centrale di Bagnore 4 si sono svolte nella massima trasparenza e correttezza “come ci si aspetta da un ente pubblico”, nella convinzione “che oggi ci siano più elementi per inquadrare correttamente anche la vicenda della VIA per Bagnore 4”, alla luce dell’inchiesta sulla Tav e sui trasferimenti “sospetti” di dirigenti e tecnici regionali.
«La prima precisazione riguarda il confronto pubblico tra comitati ed Enel che si svolse in una sede regionale a luglio del 2012. Quel contradditorio – spiegano dagli uffici – fu espressamente richiesto e attivato dalla Regione per una maggior tutela delle popolazioni dell’Amiata e fu condotto dagli Uffici della Via con competenza e rispetto assoluto della legge regionale che lo ha disciplinato… Il lavoro svolto dal Comitato tecnico per la geotermia dell’Amiata, organo consultivo della Regione – continua la nota – intervenne liberamente e pienamente su tutte le materie che hanno costituito oggetto anche del procedimento di Via relativo alla nuova centrale di Bagnore 4 e concluse i propri lavori in maniera non unitaria: tra i membri vi era infatti diversità di vedute. I lavori comunque furono portati a termine e non interrotti, proprio nello stesso periodo in cui si concludevano i lavori istruttori della Via».
Relativamente ai trasferimenti di personale il comunicato conclude: «I funzionari regionali nominati nell’intervento dei comitati occupano ancora la stessa posizione del 2011, mentre la dirigente Maria Sargentini fu trasferita alla guida della protezione civile a inizio legislatura, nell’ambito di un normale processo di avvicendamento di dirigenti che interessò la quasi totalità della direzione Ambiente e Territorio».