La lista civica colligiana presenta un'interrogazione in Comune
di LEXDC SIENA
VALDELSA. Eppur si muovono. Mentre nei sacri palazzi della politica si aprono le Settimane dell’Energia con le similitudini preelettorali tanto care a Berlusconi nei suoi rapporti con la magistratura, la lista civica “Insieme per Colle” chiede lumi sulla qualità dell’aria della cittadina valdelsana con una interrogazione al Sindaco.
Mi piace ricordare una straordinaria puntata di Report, credo del 2006, in cui si raccontava che le politiche comunali sulla qualità dell’aria a Parma si dimostrarono vanificate dai controlli. La causa era la vicinanza della città all’Autostrada del Sole, che risultava come un’altra città che inquinava senza limiti alle proprie porte, ma senza controlli non lo avrebbero mai saputo.
Immaginate facilmente come la Siena-Firenze possa avere lo stesso effetto su Poggibonsi e Colle, per tacere della disinvoltura del traffico locale. Tanto che, probabilmente per disperazione, qualcuno si prese la briga nel febbraio 2010 di “ordinare” la dismissione della centralina di Largo Campidoglio, posta a qualche centinaio di metri dalla superstrada, in favore di una più tranquilla stazione rilevamento dati dietro l’ospedale dismesso.
Ora a Poggibonsi si parla di rilevamenti ordinati dall’Amministrazione Comunale pur non tacendo che i dati non sono disponibili a terzi come quelli ufficiali dell’Arpat. Se non sono validi nè legalmente nè scientificamente, perchè ce li raccontano? Se l’Arpat mette le mani avanti non disposta ad avallare certe metodologie di raccolta dati, perchè si insiste?
Invece di parlarsi addosso forse sarebbe più interessante finanziare una campagna di controllo della salute dei cittadini sul rischio infarto provocato dalle polveri sottili, oltre al rischio intuititivo di malattie polmonari. Ma non è fine, e di sicuro non paga subito mediaticamente, anzi!
I sindaci rispettano la legge. E la legge impone la presenza di centraline di raccolta dati per numero di abitanti e non per situazioni di rischio. Basta leggere il testo di una normativa discutibile, ci vogliono 300.000 abitanti per avere obbligo di due centraline e in provincia di Siena ne sono in funzione almeno tre. Ma la ragione ci consiglierebbe di investire sulla salute futura dei cittadini, la famosa prevenzione.
Intanto il presente ci dice che dal 31 dicembre 2010 al 16 gennaio 2001 la qualità dell’aria di Poggibonsi è stata ufficialmente dichiarata “scadente” sei volte, il limite di tolleranza è stato pericolosamente avvicinato altre sei volte pur con le fabbriche chiuse, il traffico diminuito con le scuole chiuse. Questi sono gli unici dati ufficiali della Repubblica Italiana sull’argomento.
Non pensiamo intuitivamente che a Colle Basso, in buca sopra il fiume Elsa e sottomessa tra le due uscite di Colle Nord e Colle Sud, le cose possano oggettivamente andare meglio. L’ultimo studio ambientale è stato fatto dall’Arpat in collaborazione con l’Università di Siena nel marzo 2006, ce lo siamo riletto ma a cinque anni di distanza i suoi dati sono praticamente nulli visto l’impatto della superstrada. Ce lo ricorda il sindaco di Poggibonsi Lucia Coccheri “La mole di mezzi e di traffico che insiste su questa strada è aumentata in modo impressionate negli anni ed è destinata ad aumentare ancora, tanto che non è più possibile ritardare un intervento risolutivo, sia per motivi di sicurezza sia per la sua funzione strategica sulla viabilità nazionale, intercomunale e cittadina” nell’annunciare l’adesione al Siena-Firenze Day. Si muovono, certamente. Ma come si muovono?
Sicuramente per andare di più in automobile, meno evidentemente per tutelare la salute dei cittadini.