L'Enel "compensa" i Comuni e il Comitato protesta
di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Comitati ancora sul piede di guerra contro l’Enel, mentre preannunciano l’adesione alla giornata internazionale contro i megaprogetti in programma il 12 ottobre, anniversario della scoperta dell’America.
Prendendo spunto da un concerto tenuto a Santa Fiora dal cantautore Simone Cristicchi, che si è avvalso più volte della collaborazione del coro dei minatori di Santa Fiora del quale fa parte anche il sindaco Renzo Verdi, i Comitati in una loro nota, parlano della “La musica di Enel”. Il comunicato, non senza una punta d’ironia, inizia con una domanda: “Quale è il metodo più facile per mascherare e far passare più facilmente un qualsiasi progetto di devastazione ambientale come, per esempio, una nuova centrale geotermica? Enel ci dà la risposta: compensazioni. Cosa sono le compensazioni? Si può iniziare con il proporre una ridicola quantità di posti di lavoro per la popolazione locale ma solo per chi appartiene a quei comuni che appoggiano il progetto. D’altronde poi si potrà dire: ‘L’acqua del Fiora non è potabile, però almeno mio figlio l’ho sistemato, sai come è, c’è la crisi!’ Si possono poi distribuire soldi alle amministrazioni locali cosi almeno non saranno i sindaci a protestare e magari potranno riparare un paio di strade e un lampione. Si possono buttare soldi pubblici per il teleriscaldamento, tanto a pagare i debiti delle spa miste e le bollette maggiorate del 40% sono i cittadini di Santa Fiora. Si possono magari finanziare dei concerti estivi dove la gente balli e si diverta senza pensare alle conseguenze che una centrale geotermica può avere sulle loro vite. Magari si può pure chiamare a suonare un artista famoso venuto da fuori e farlo suonare col sindaco che già ha accettato le compensazioni e magari utilizzare l’immaginario della storia dei minatori per arrivare di più al cuore della gente. Insomma una bella ricetta che la multinazionale Enel usa da anni per coprire ogni sorta di progetto devastante. Lo fanno in Sud America in Colombia con le dighe idroelettriche, lo fanno con le centrali a carbone a Civitavecchia senza parlare in passato con il nucleare a Montalto di Castro e lo fanno quotidianamente sull’Amiata con l’imposizione delle centrali geotermiche. Questa è la musica di Enel che ancora una volta ci regala due note per compensare la costruzione di Bagnore 4 e giustificare l’esistenza delle altre centrali geotermiche in zona e magari, perché no, convincerci che si tratti pure di un progetto “green”.
Ma la realtà è un’altra e la musica che ci piace ascoltare è quella di chi abita, vive e sta con le montagne e non ha nessuna intenzione di farsi corrompere o di svendere i propri territori. Di chi pensa che l’acqua sia un bene comune e non una merce di scambio e non abbia prezzo. Il 12 ottobre sarà una grande giornata di mobilitazione internazionale contro i megaprogetti che devastano i territori e per noi tutti e tutte assume una importanza particolare contro i progetti di Enel che dalla Colombia alle nostre montagne minacciano e inquinano le nostre vite. Anche qui sull’Amiata sarà un giorno importante per ribadire il nostro No alle centrali geotermiche e solidarizzare con tutte le realtà che si oppongono alla devastazione dei territori. Tutta un’altra musica!”