Il sindacato invita a votare sì al prossimo referendum
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SIENA. In vista del referendum contro le centrali nucleari che si terrà il prossimo 12 giugno e per contribuire alla più vasta e corretta informazione possibile sull’argomento, la FIOM CGIL di Siena ha aderito sin da subito alla costituzione del comitato senese “vota sì per fermare il nucleare”.
La disinvoltura con la quale l’argomento viene affrontato dal Governo italiano, l’omertà informativa sui rischi connessi a questa tipologia di produzione energetica, gli elevatissimi costi di costruzione, gestione e smantellamento non dichiarati, l’indifferenza rispetto alla venefica eredità che lasceremmo alle future generazioni a causa del problema irrisolto delle scorie radioattive, rappresentano tutti validi motivi per impegnarsi fermamente contro qualsiasi intento indirizzato a costruire centrali elettriche ad energia atomica nel territorio nazionale – una delle quali a circa 60 km da Siena.
Da decenni nomi illustri in campo scientifico internazionale si pongono la stessa domanda: come è possibile che l’Italia, vista la sua latitudine ed il favorevole irraggiamento del sole, nonché le numerose correnti d’aria che la attraversano in tutte le direzioni, non abbia scelto la via più naturale ed economica per la produzione di energia elettrica, invece che affidarsi al petrolio e alle sue schizofreniche fluttuazioni di prezzo? Misteri dell’economia globalizzata o incapacità politica?
Certo è, che fotovoltaico, eolico, geotermico “naturale”, sfruttamento del moto ondoso, se oggetto di investimenti mirati, produrrebbero non solo energia pulita, ma anche tantissimi posti di lavoro di cui la nostra provincia ha impellente necessità.